NAPOLI – Sabato 24 marzo alle ore 21.00 il TIN di Napoli accoglierà l’anteprima di “Oro Pro Vobbìs”, spettacolo ispirato e tratto da Maria di Carmela, ovvero “Piccolo delirio manicomiale” di Annibale Ruccello che la protagonista Assia Favillo e la regista Iolanda Salvato riscrivono e rileggono passando per “Dondolo” di Samuel Beckett. Un omaggio collettivo alla figura e ai personaggi del drammaturgo stabiese che, nonostante la scomparsa prematura, continua a rappresentare un punto di riferimento per il teatro italiano.
“Oro Pro Vobbìs” è un divertimento teatrale che accanto alla Favillo vede in scena Antonio Atte e Vincenzo Catapano muoversi in un convento-manicomio degli anni ’80. L’attenzione è tutta per Carmela, donna cresciuta con un’educazione cattolica restrittiva in una famiglia piccolo-borghese della provincia di Napoli.
Il clima è quello surreale dei dialoghi con i personaggi della tv, dei racconti religiosi e di un passato che vede una madre mancata identificarsi con la Madonna perché, come lei, ha concepito un bambino e come lei ha dovuto sacrificare suo figlio. La giovane Carmela è in realtà una giovane ammattita a causa di un aborto voluto da una madre ossessiva e crudele.
Per la Favillo: “Oro Pro Vobbìs è una pazzia teatrale che passa di autore in autore e “me medesima”, come direbbe Carmela, ritrovando quella luce che talvolta si spegne. E’ proprio da qui che prendiamo spunto per il titolo, un latino napoletanizzato che suggerisce una lettura della parola ‘oro’ sia come luce interiore che come preghiera. E Carmela, infatti, prega per tutti i suoi figli”.
Lo spettacolo attraversa i sussulti dell’animo umano e per la regista “fa convivere personaggi a noi noti come nella migliore tradizione ruccelliana. E’ infatti da “Piccolo delirio manicomiale” che siamo partite per dare vita a una nuova storia fatta di tante storie: quella della pazzia, quella della superstizione e delle contraddizioni dell’essere umani”.