NAPOLI – Giovedì 12 aprile 2012 alle ore 21.00, presso il Teatro Elicantropo di Napoli, Danza Flux presenta, nell’ambito del progetto di residenza internazionale di ricerca coreografica Canada/Italia, Serata Danza dedicata alla danza contemporanea internazionale d’autore, in collaborazione con Collettivo En Cohorte e Estrantes Danza e il supporto del Conseil des art set des lettres du Québec e Logjiq.

La collaborazione nasce dalla partecipazione della Compagnia Danza Flux di Napoli al 9° Festival Internazionale Danzalborde, Cile, nell’ambito del Forum Universale delle Culture 2010. Il programma della serata proporrà Fabrizio Varriale, Compagnia Danza Flux, con la coreografia Through the Horse, e Eduardo Ruiz Vergara, Estrantes Danza, che presenterà la coreografia Concierto para Cuerpo. Through the Horse è un progetto di ricerca corporea ispirato alla poesia Libertà Reale di Blas de Otero, messa in scena dal danzatore e coreografo Fabrizio Varriale, fondatore, con Chiara Alborino, della compagnia di ricerca sul movimento Danza Flux. Secondo la visione scenica di Varriale, è puntando le mani verso il basso che si può risalire, come una lotta che cresce dall’interno fino a mettere un punto. Dalla resa tutto ricomincia, e accade di ritrovarsi in piedi, di puntare le mani su se stessi, di avere sete. Si ha voglia di andare a trotto, alla ricerca di una sottile liberazione. Concierto para cuerpo è la proposta non convenzionale di Eduardo Ruiz Vergara, fondatore di Estrantes Danza (Bogotà), che esplora una scrittura scenica corporale mediante l’articolazione di più linguaggi artistici, diversi stati fisici e il suo passaggio attraverso il corpo. Prende vita, così, uno strano miscuglio di sensazioni ed emozioni, che svelano una relazione simbolica tra suono, corpo e scrittura, tra passato e presente, tra il qui e ora. Qui, ogni soliloquio si genera come spazio per l’ascolto. Non possiede un personaggio, non tratta di una qualche storia, non tocca temi trascendentali. Si tratta piuttosto di un avvenimento sul luogo che si sviluppa da una serie di punti concreti, organizzati all’interno del luogo scenico dove il rischio con la materia sonora, il gesto, il corpo e lo spazio entrano in relazione in maniera sensibile, permettendo oltremodo una costruzione coreografica e musicale vivente. Ogni luogo particolare, ogni istante di presentazione rivela un alfabeto sconosciuto dal quale emerge un nuovo testo, una nuova coreografia, incompiuta nella sua essenza e destinata ad essere frammenti di corpo, di memoria, immagini, e tempi che si mescolano per interagire con il movimento, lo spazio e il suono di diversi oggetti orientati nello spazio.

 

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