Alla riscoperta della musica del passato. È il Festival internazionale del ‘700 Napoletano, in programma dal 17 al 26 aprile nei luoghi storici della città, giunto alla dodicesima edizione e promosso dall’Associazione Domenico Scarlatti. Protagonisti della musica saranno Palazzo Reale, il Maschio Angioino, il Museo Archeologico, la chiesa di San Francesco delle monache. Dieci appuntamenti che vedranno alternarsi concerti di musica classica, opera buffa, musica popolare, jazz e danza. Il Festival è inserito nel percorso del Forum delle Culture ed è finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Por Fesr 2007-2013. “La musica a Napoli è sempre stata un elemento strutturale di tutto il territorio – ha detto Caterina Miraglia, assessore alla Cultura della Regione – C’è una profonda tradizione settecentesca che doveva essere rispolverata”. Il Festival è finanziato con l’Asse 1.0 del Fesr Campania dal titolo “La Cultura come risorsa”. “Quest’anno, per la prima volta – ha spiegato Miraglia – abbiamo emanato un bando aperto ai privati per costruire un percorso culturale sistematico”. Cinque milioni di finanziamenti, ha fatto sapere Miraglia, per “creare un sistema stabile di cultura”. L’assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele, ha sottolineato che “la musica settecentesca di Napoli ha posto le radici della musica nel mondo”. “La prerogativa di questa iniziativa – ha affermato – è puntare sulla qualità culturale per l’internazionalizzazione anche della musica”. Il primo appuntamento è per il 17 aprile con il Quartetto Gagliano con il concerto “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce”, nella cappella palatina di Palazzo Reale. Il giorno successivo, il 18 aprile, nella sala dei Baroni del Maschio Angioino, sarà la volta dell’Orchestra da Camera di Napoli che, diretta da Enzo Amato, si esibirà anche a Pasqua con un concerto di musiche di Giovanni Pergolesi e Domenico Cimarosa. Il 19 aprile l’appuntamento è dedicato a Niccolò Jommelli, mentre il 21 aprile sarà la volta di Edoardo Catemario in “Barocco Napoletano”. Martedì 20 aprile toccherà al “New Scarlatti Jazz Project”. L’opera buffa sarà protagonista il 23 aprile con “Morano e Rosicca”, il 25, nel Museo archeologico si esibirà il Quartetto Atom, il 26 ci sarà lo spettacolo di danza “Le danze alla Corte di re Ferdinando” ed è in programma anche il concerto di musica popolare di Carlo Faiello “Mozart alla corte di Pulcinella”. Il Festival si concluderà con il premio Salvatore Di Giacomo. “Il festival è un percorso nella memoria che pone al centro dell’attenzione lo spettatore – ha concluso Enzo Amato, presidente dell’Associazione Domenico Scarlatti – La musica in programma nasce dal repertorio barocco della Scuola Musicale partenopea fino ad arrivare al mondo del jazz e della musica moderna e popolare”.