Il giorno dopo il caos all’ingresso del Conservatorio di Napoli per la lezione-concerto di Riccardo Muti, la Fondazione Forum Universale delle Culture accusa proprio il Conservatorio San Pietro a Majella di incapacità organizzativa, “unica causa” – secondo la Fondazione – della ressa all’ingresso e delle proteste degli studenti che chiedevano di entrare. La Fondazione parla anche di ”danno alla cittadinanza che – afferma – era la vera e unica destinataria dell’evento conclusivo del Forum, interamente finanziato dalla Fondazione Forum e da essa promosso assieme al Comune di Napoli che, nella persona del Sindaco De Magistris aveva invitato il Maestro Muti a Napoli per questa occasione”. Secondo la ricostruzione della Fondazione, ”per la prova aperta sono stati riservati, nella Sala Scarlatti, agli studenti del Conservatorio 150 biglietti numerati, consegnati la scorsa settimana al Conservatorio che avrebbe dovuto distribuirli agli studenti come da accordi” con la stessa Fondazione. “I restanti 265 posti disponibili – riferisce la Fondazione – sono stati messi in distribuzione on line, così come i 700 per le due chiese ove è stato allestito lo streaming. Il Conservatorio, attraverso un proprio addetto, ha prenotato on line 93 posti per la Sala Scarlatti e oltre 300 per lo streaming. Tuttavia tutto questo gran numero di titoli di ingresso non è stata distribuita preventivamente dal Conservatorio agli studenti, che ha ritenuto di distribuirli direttamente all’ingresso all’ora di apertura”. Secondo la ricostruzione della Fondazione, questo avrebbe determinato il caos nel quale è stato coinvolto lo stesso Muti al suo arrivo. ”Di questa ressa unica responsabile è l’inadeguatezza organizzativa del Conservatorio, che, per motivi alla Fondazione non noti, ma sicuramente non suffragati da atti contrattuali, ha comunicato agli studenti che la prova aperta fosse esclusivamente dedicata a loro e sarebbero entrati tutti ‘a scorrimento’ con una registrazione in segreteria. Solo la grande responsabilità del personale del Forum, che ha dialogato con gli studenti ha consentito l’ingresso di 300 ragazzi”. La Fondazione, infine, ricorda che ”l’agibilità della Sala Scarlatti è stata rilasciata in via del tutto straordinaria e per il solo giorno 9 dicembre, la mattina del 9 dicembre stesso e che le due Chiese adibite per lo streaming hanno fatto registrare posti vuoti, per effetto del gran numero di prenotazioni fatte dal Conservatorio” penalizzando quindi i napoletani che avrebbero voluto partecipare all’evento.