“Un metodo assurdo, una procedura populista che fa solo male al teatro e perdere tempo prezioso”. Riccardo Muti, intervistato da Il Mattino, boccia senza appello la procedura di manifestazione di interesse scelta all’unanimità dal Consiglio di indirizzo del teatro San Carlo per la nomina del nuovo sovrintendente. Muti, per la nomina, suggerisce un’altra strada: “Uno sforzo di unità e di coesione tra le diverse istituzioni sul territorio. Ci sono tutte le condizioni per convergere su un nome internazionale, che farebbe molto bene al teatro e alla città”. Secondo il maestro, un eventuale candidato di prestigio potrebbe accettare l’incarico “se avesse le necessarie garanzie. Tra l’altro – annota Muti – il San Carlo ha un vantaggio rispetto ad altri teatri lirici italiani: dal punto di vista finanziario è stato risanato. Anche questo è un risultato che andrebbe riconosciuto con orgoglio, e non rimosso”.