Cristian Biasin, giovane rapper campano, racconta, senza censura, la sua vita
Cristian sei la dimostrazione vivente della “gavetta”. Hai dovuto lottare molto per arrivare…alla fama.
Ciao Mariano, innanzitutto grazie per questa intervista! Bhè, dire di essere arrivato alla fama è un po’ esagerato, preciso che il mio obiettivo principale non è tanto la fama, ma quanta importanza hai per la gente, quindi per fama io intendo la dimostrazione che il mio messaggio sia condiviso dal destinatari. Per fare in modo che ciò accada penso che non c’è bisogno di una semplice gavetta, ma di una vita intera, ma in fondo né Cheguevara, né tanti altri pensavano di essere ricordati nel futuro come icone di un movimento, o di una corrente filosofica! Poi se il successo è inteso come denaro ben venga, ma io sono dell’opinione che non sono i soldi a fare la felicità, ma la realizzazione di se stessi. A volte è più bello sudare per arrivare ad un obiettivo!
Però finalmente ora possiamo ascoltare i tuoi brani su celebri radio come RadioMarte e RadioKiss
Si, è possibile ascoltare i miei brani grazie ad emittenti importanti come quelle che hai citato, e soprattutto, senza aver pagato “nessuno”, ma non ti nascondo che per ogni tipo di situazione come questa c’è un compromesso al quale scendere, e con questo voglio dire che purtroppo il sudore ed i sacrifici non bastano per ottenere qualcosa, c’è bisogno anche di vendere un po’ di dignità mescolata all’orgoglio, che insieme fanno la persona. Insomma, con parole chiare,bisogna nuotare in questo mare di mexxa. Ecco qua ahah.
Parlami delle tue collaborazioni internazionali
Per quanto riguarda le collaborazioni internazionali, ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere artisti di cui forse qui in Italia non si sa nemmeno l’esistenza, ma posso garantire che sono nomi importanti! In passato ho cominciato subito con la ricerca di nomi d’oltreoceano e ho lavorato con due grandi rapper molto famosi di New York e Los Angeles e loro sono rispettivamente Jojo Pellegrino e Gata ( famosa spalla di Tyga), attualmente sto lavorando con artisti molto considerevoli come Stefano Moses a Londra, SieteCasas in Argentina e tanti altri nomi che saprete molto presto!
Arriviamo al tuo recente album “Dalla fame alla fama”…parlami prima del lavoro e poi raccontami quanto c’è di autobiografico nell’album
“Dalla fame…alla fama” concettualmente parlando, per ora è un movimento che si indirizza verso una realtà chiamata fama, che dal nome può sembrare bella da vivere, ma che invece rappresenta l’esatto contrario, una realtà corrotta, molto simile a quella che noi in Campania chiamiamo “Camorra”. Tutto questo comincia dai puntini sospensivi che fanno parte del titolo ovviamente, e che rappresentano il duro cammino che un sognatore deve fare prima di accorgersi che “si stava meglio quando si stava peggio”! Per ora, discograficamente parlando, è un album ancora incompleto, anzi comincio col dirti che sarebbe già uscito se non fosse stato per la cattiveria di alcune persone residenti a Milano (non voglio fare nomi,altrimenti qua ci scappa la minaccia), probabilmente tarderà ancora nell’uscita ed i motivi sono tanti. Purtroppo devi sapere che l’Italia è un paese che va contro la meritocrazia,cioè, l’Italia e la meritocrazia non sono in accordo. Ciò significa che persone che vivono la mia stessa situazione, e ne sono tante, sono costrette: “o a dare il cuxo, o a partecipare ai cosiddetti reality, che continueranno per l’eternità se la gente li continua a seguire, oppure torniamo al denaro, la parola più amata dagli italiani”. Detto ciò, tornando al mio album, posso dirti che ha molto di autobiografico, non perché io abbia chissà che vita alle spalle di cui parlare, ma perché quello che provo io è un po’ quello che prova la maggior parte della gente oggi come oggi, ovviamente in negativo. Questo è il motivo per cui in Italia un’altra cosa che manca è il sorriso, io vedo ridere più in Africa che qui, non so se mi spiego! Per questo io sto male quando vado a lavoro, quando esco. Talvolta preferirei avere un solo orecchio ed un solo occhio, magari tante cose non le sentirei e non le guarderei. È per questo che nel mio album c’è anche tanta rabbia!
Ci puoi svelare qualche novità? E dare qualche anticipazione?
Io penso che in ogni caso, se l’album ufficiale tarderà ad uscire, farò in modo che l’attesa sarà compensata dall’uscita di un mixtape che fungerà da anteprima dell’album e che conterrà circa 10 canzoni! Ci saranno collaborazioni con “Siete Casas”, una nota cantante che stimo tantissimo, che si chiama Linda Gambino, e probabilmente tanti altri! Sarà un lavoro molto versatile, che avvicinerà più generi, e soprattutto, sarà nuovo a differenza degli ultimi lavori dei new rappers, che si ostinano a strafare nonostante siano un po’ a corto di idee!
E’ realmente cambiata la tua vita con la fama?
La mia vita non è cambiata per niente, anzi posso dirti che sta peggiorando. Ma la fortuna sta nel guardare chi sta peggio! Io vorrei solo che alcune dinamiche cambiassero, che ci possa essere spazio per il ricco e per il povero, non guardare sempre dallo stesso finestrino, e magari riuscire ad attribuire al mio movimento, l’aggettivo rivoluzionario!
Pensi che fama e soldi siano collegati?…perché spesso si può avere fama e non essere ricchi.
Nello stereotipo si, ma la fama è sinonimo di notorietà, di successo, non di soldi! I soldi sono solo un incentivo, ma giungere verso la fama significa che devi avere un qualcosa che ti spinge dall’interno, dal cuore! Io quando sento parlare di grandi nomi, sento discutere più del loro conto in banca che della loro carriera artistica, ma bisogna capire il percorso di quella persona!
Diamo un saluto speciali a tutti i lettori e i fan. Dove possono seguirti? I tuoi concerti? I tuoi contatti
Io ringrazio tutti i miei sostenitori, coloro che io non considero dei fan, ma degli obiettivi da raggiungere. Sapere che sono riuscito a trasmettere a qualcuno, è la cosa più gratificante. Spero che vi moltiplichiate sempre più! Ovviamente continuate a seguirmi tramite facebook, twitter, youtube e qualunque altro canale esistente (tranne whatsup che mi rifiuto), rimanete aggiornati, presto spero di darvi un motivo in più per ascoltarmi. Per qualunque richiesta, potete trovare i miei contatti nelle pagine sopracitate, o anche scrivermi pubblicamente, risponderò a chiunque! Grazie anche al giornalista che mi ha dato occasione (anche di sfogo) per l’intervista!
Marian Gargiulo