NAPOLI – “I 3,5 milioni messi a disposizione dalla Regione sui Pacs sono un contrbuto importante, ma in questo momento pesa soprattutto la gestione ordinaria delle attivià di spettacolo”. Lo ha detto il presidente dell’Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo) Campania Luigi Grispello, lanciando l’allarme sui conti dello spettacolo nella Regione.

Molte sale cinematografiche e teatri rischiano di chiudere, strette, spiega Grispello, “tra gli altissimi tributi locali che impongono un gap competitivo rispetto ad altre aree del Paese, l’Imu, il taglio nazionale del Fus e i tagli sui contrubuti della Regione Campania al settore previsto dalla legge 6/2007”. L’Agis spiega che la Regione ha tagliato il contributo gestionale nel corso degli anni facendolo scendere dai 21 milioni del 2007, via via fino ai 7 milioni del 2013, tenendo però conto dello stralcio dei fondi per il San Carlo a cui vanno circa 5 milioni di euro. “Non c’é contrasto con la Regione – ha precisato Grispello – anzi, Tombetti ci ha aiutato con il contrubuto per il passaggio dalla pellicola al digitale delle piccole sale cinematografiche. Ma le risorse della legge 6 ci servono come l’ossigeno anche per garantire i livelli occupazionali: stiamo parlando di 12.000 addetti in Campania tra teatri, cinema, compagnie teatrali, orchestre e circhi”. In particolare per le sale cinematografiche Grispello dice che “i bilanci sono al limite o in perdita, cito ad esempio una delle mie sale, l’America Hall, che è in perdita da due anni. Molte sale rischia di chiudere”. L’Agis chiede quindi “un incontro urgente con il presidente della giunta regionale Caldoro – conclude Grispello – che detiene la delega agli spettacoli, per avviare un dialogo che possa arginare la crisi del settore , dovuta anche al calo della spesa delle famiglie”.

 

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