Il coreano Hope nella categoria +18, il tedesco Exit Marrakech nella categoria +16, il cubano Behavior in quella +13 sono tra i film vincitori della 44/a edizione del Giffoni Experience 2014 che ha chiuso oggi i battenti con la cerimonia di chiusura, ospiti speciali Ornella Muti e Paolo Conticini. “Si chiude un’edizione che rimarrà indelebile e dai numeri stratosferici”, sottolinea in sede di bilancio il patron Claudio Gubitosi. ”Per i giurati – ha detto il patron nella conferenza stampa di chiusura – è un giorno difficile, quello dei saluti”. Un’avventura iniziata undici giorni fa con la maratona della Marvel, i cinema strapieni di giorno e di notte, i ragazzi accampati in attesa di Lea Michele e Dylen O’Brien, l’entusiasmo per i Negramaro e per i divi Richard Gere e Alan Rickman: ”I giurati si sono divertiti, hanno affrontato temi difficili, scottanti, forti, perché Giffoni dice la verità. Se la società è brutta, la colpa non è dei film – ha spiegato Gubitosi – Nella loro valigia i ragazzi porteranno tanti dubbi che poi sapranno come risolvere, perché i dubbi sono importanti”. Gubitosi ha ricordato l’incontro a Caivano con i 3 mila ragazzi della Terra dei fuochi e ha citato numeri record, i 5 mila giovani che hanno partecipato ai Meet&Greet, i progetti che Giffoni ha ovunque, dal Brasile al Qatar che sono ”i nostri investitori, quelli che mettono in moto energie per portare il brand Giffoni in giro per il mondo”. E’ stata un’edizione affollatissima, anche per l’intenso programma musicale che ha visto allo Stadio Comunale Troisi i concerti di Negramaro, Giorgia, Rocco Hunt, Coez, Gemitaiz, Emis Killa, Zero Assoluto. ”Abbiamo visto che Giffoni regge, lo abbiamo capito la sera del concerto dei Negramaro con 10 mila persone in Cittadella, 10 mila in giro per la città e oltre 10 mila allo stadio. L’anno prossimo avremo un progetto musicale ancora più forte”, promette il direttore. Gubitosi ha insistito su quelli che sono i valori unici di Giffoni: “Mai come quest’anno tante famiglie hanno partecipato – racconta il direttore -. Molti ragazzi ci hanno chiesto di organizzare un meet&greet con Richard Gere riservato alle mamme, perché le avevano viste così entusiaste per il suo arrivo…”. Un’importanza evidenziata anche dall’assessore alla Cultura della Regione Campania, Caterina Miraglia: ”Giffoni ha investito sui ragazzi, su una terra straordinaria e ha reso facile il nostro compito in questi anni, perché Giffoni è il modo migliore per governare. Giffoni è un piccolo paese del sud che è riuscito a invertire la tendenza e a dare tantissimo”. Il segreto? Gubitosi non ha dubbi. “Giffoni è vero, leale, rispettoso del pubblico già a 3 anni, è il festival più social del mondo, c’è tutto, cinema, televisione, web, ognuno si impossessa della parte che gli appartiene. Giffoni non ha paura neanche dei dubbi: “In autunno faremo un incontro con autori, produttori e distributori italiani per cercare di capire perché in Italia non si fanno film per ragazzi – rivela Gubitosi – Le polemiche? Poche, false e brutte comunque tali da meritarci controlli e un’interrogazione parlamentare. Risponderemo a tutti, perché bisogna finirla di parlare a vanvera”. Accanto a lui il sindaco Paolo Russomando ha confermato lo sblocco del finanziamento per l’attesa Multimedia Valley, il progetto che punta a fare di Giffoni il maggior polo della creatività del Sud, mentre Pietro Rinaldi, presidente dell’Ente Giffoni Experience, ha sottolineato come “Giffoni sia un esempio positivo e concreto del nostro Mezzogiorno”.