“Altro che decadenza! Deliberatamente non mai partecipato al consiglio generale dell’Asi di Caserta perché i nuovi vertici del Consorzio, come del resto ho sempre sostenuto, sono stati eletti in modo illegittimo. Non avrei mai partecipato ad un’assemblea che a mio avviso opera nell’illegalità”. E’ tranciante il giudizio di Enzo Cappello sul provvedimento di decadenza adottato lo scorso 28 luglio dal consiglio dell’Asi su proposta del presidente Raffaella Pignetti, come riportato da Campania Notizie (leggi l’articolo). Il sindaco di Piedimonte Matese annuncia inoltre che il “suo” Comune già nel prossimo civico consesso delibererà l’uscita dall’Asi. “Non solo il Consorzio si basa su nuovi organismi eletti illegittimamente, ma ha anche stabilito quote di partecipazione esorbitanti per gli enti locali che ne fanno parte. Piedimonte Matese infatti dovrebbe versate oltre 8mila euro, rispetto a poco più di mille euro pagati fino all’anno scorso”. Insomma, più che sentirsi cacciato, Cappello sottolinea che si è fin dall’inizio autoescluso non avendo condiviso il merito e il merito dell’elezioni dei nuovi vertici dell’Asi. “Lo dimostra il fatto che, come ho già detto, Piedimonte Matese uscirà dall’Asi nei prossimo giorni”. In verità il Comune guidato da Cappello ci ha impiegato quasi un anno per dire addio al Consorzio. Ma, come lui stesso precisa, ora c’è stata “la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’incremento della quota di partecipazione”. Il primo cittadino piedimontese e presidente provinciale del Pd fa notare inoltre che anche la decadenza di Pietro Cappella, timoniere del Sannio Alifano, “è una farsa”, in quanto (ed è vero) il Consorzio era già fuoriuscito dall’Asi lo scorso 25 giugno. Non muta dunque la posizione del presidente provinciale del Pd: guerra aperta all’Asi.
Mario De Michele