NAPOLI – I lavoratori Astir hanno scritto una lettera aperta al governatore della Regione Campania Stefano Caldoro per chiedere interventi urgenti oltre la cig in deroga. “Le rivolgiamo questo ulteriore accorato appello, con la consapevolezza di chi, mese dopo mese, vede progressivamente calpestata la propria dignità di lavoratore dipendente di un’azienda in house della Regione e di cittadino della Campania, di chi vede disattesi, solenni impegni di stabilizzazione lavorativa e di rilancio produttivo, imposti con durezza da pretese imperative necessità di risanamento e sostenibilità economica.
Lei conosce bene la vicenda dell’Astir S.p.A. , posta in liquidazione sul finire del 2011 e, dal 17 luglio u. s. , sottoposta a procedura fallimentare.
Non è certo il caso di ripercorrere qui tutti i passaggi sfociati nello sciagurato esito attuale. Vale solo ricordare l’impegno assunto per legge della Regione, su proposta della Giunta da Lei presieduta, di procedere alla costituzione di una nuova società in house, denominata “Campania Ambiente e Servizi”, nell’ambito del nuovo Polo Ambientale della regione, con il compito, tra l’altro, di poter assorbire il personale in forza all’Astir S.p.A. e alle altre società regionali del comparto.
Noi, dipendenti di Astir, accettammo di siglare un accordo sindacale che poneva tutto il personale in regime di cassa integrazione in deroga, anche sulla scorta di una Sua nota del 18/03/2013, prot. n° 4277, indirizzata al dott. Paolo Reboani, Presidente e Amministratore delegato di Italia Lavoro S.p.A. , presente al tavolo di trattativa sindacale, in cui Lei tra l’altro scriveva: “l’amministrazione e altresì impegnata a realizzare le condizioni per dare piena operatività al Piano industriale di Campania Ambiente e Servizi e avviare sin da subito le attività relative ai progetti che trovano copertura nelle risorse di cui alla deliberazione assunta dal CIPE il 21/12/2012” (42 milioni di euro).
In altre sedi poi, Lei indicò nella fine del mese di giugno 2013, la data di avvio delle attività della nuova società. Impegno per ora disatteso.
Intanto, con sentenza emessa in data 17/07/2013, il Tribunale di Napoli ha dichiarato il fallimento dell’Astir S.p.A. e attualmente la Curatela fallimentare, su autorizzazione del Giudice delegato, Dottoressa Ilaria Grimaldi, ha bloccato il trattamento di CIG in deroga, già autorizzato con decreto ORMEL, n° 47 del 07/05/2013 ed avviato le procedure di licenziamento collettivo, così come disposto dagli articoli 4 e 24 della legge 223/91. Le ragioni per le quali si è proceduto all’immediata sospensione del trattamento di CIG in deroga, previsto sino al 31/12/2013, sono dovute, secondo quanto sostenuto dai rappresentanti della Curatela del fallimento, dal maturare, nel periodo luglio/dicembre 2013, di somme dovute ai dipendenti per il Trattamento di fine rapporto che, “graverebbero i creditori concorrenti”. Neanche la “manleva”, la rinuncia individuale da parte dei singoli dipendenti, costituirebbe, secondo il professore Antonio Caiafa della Curatela, una soluzione praticabile, perché impedita dal Codice Civile.
L’unica strada praticabile, ad avviso della Curatela del fallimento, potrebbe essere costituita da un impegno della Regione Campania a farsi carico delle quote TFR maturande, esonerando il fallimento di ogni conseguente onere al riguardo.
Illustre Presidente
Il ripristino del trattamento di CIG in deroga non significa certo la soluzione della vertenza Astir, ma il rischio di una torsione drammatica verso il licenziamento immediato per argomentazioni burocratiche e prive di buon senso, ci sembra francamente insopportabile. Anche in considerazione della esiguità della somma in questione.
Resta in Suo potere, la possibilità di un intervento chiarificatore e risolutivo, capace almeno di offrire un minimo di respiro immediato a 500 famiglie, reduci da 2 anni terribili,e rivolgendoci a Lei come al soggetto più autorevole con cui interloquire prima della disperazione, contiamo sulla Sua iniziativa”.