L’inferno non è ancora finto per i lavoratori del . Questa storia infernale continua da 25 mesi, nessuno dei lavoratori riesce a capire la fine di questa vicenda. Dall’Unitario tenuto Sabato scorso dalle tre sigle sindacali nella sede della Cgil di via Verdi i lavoratori hanno deciso di essere presenti con determinazione con i sindacati il 30 Marzo al tavolo con il sottosegretario Franca Biondelli. I lavoratori vogliono essere presenti a questi passaggi che da questo momento diventano fondamentali. “Bisogna finirla di giocare sulla pelle nostra, vogliamo capire in maniera definitiva i motivi che hanno escluso i lavoratori del 2015 dalla mobilità- così dichiara Giuseppe Arciprete lavoratore Ixfin – Stiamo perdendo la pazienza la mancata deroga della mobilità per il 2015 per noi lavoratori risulta essere un dannoso problema. Vogliamo sapere se ci saranno piani di ricollocazione per i lavoratori dopo i corsi di formazione retribuiti. L’ennesima vergognosa azione politica non può passere senza nessun interesse, ora vogliamo invadere Roma. Arcangelo Roseto ribadisce anche lui il dissenso dei lavoratori: “L’ex rappresentante sindacale lavoratore Ixfin anche lui, afferma un concetto fondamentale – vogliamo capire la motivazione del perché questi accordi governativi non vengono modificati dalla regione. ” Non c’è la facciamo più, c’è il rischio di una crisi umana per le nostre famiglie, cari politici spiegateci in maniera definitiva perché c’è questa discriminazione per i lavoratori del 2015. Ora i signori politici devono rimboccarsi le maniche ed assumersi l’onore di spiegare cosa vogliano fare con la provincia di Terra di Lavoro, ma soprattutto vogliamo capire il futuro per lo sviluppo del lavoro a Caserta. Ai sindacati dichiara Arcangelo Roseto noi lavoratori chiediamo la motivazione che ha portato l’esclusione di Caserta dalle aree complesse di crisi. “Noi saremo sempre dalla parte dei lavoratori, i sindacati faranno l’impossibile per tutelare la realtà lavorativa del – così afferma il segretario della Cisl di Caserta Giovanni Letizia. Faremo l’impossibile per aiutare i lavoratori del 2015 discriminati. L’accordo di Novembre risulta essere un grave danno politico per i lavoratori: si è sbagliato clamorosamente unire il significativo atto che riguarda sia i piani di politiche attive, sia i piani di politiche passive, tutto questo ha portato ad oggi una clamorosa negativa disparità tra i lavoratori.

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