La richiesta di dichiarazione di crisi della campagna e della raccolta per la produzione di vino e olio è contenuta in una delibera adottata dalla giunta del sindaco Tommaso Sgueglia, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Rosetta De Rosa, che è scesa in campo a difesa dell’economia e dell’agricoltura, basate essenzialmente sulla produzione e la vendita dell’olio extravergine d’oliva e del vino, e delle relative aziende produttrici presenti sul territorio sia per proprio consumo e sia come principale componente della loro attività economica di vendita, tanto da raggiungere numeri ragguardevoli e le cui produzioni hanno toccato oramai livelli di estrema qualità e pregio alimentare. La passata stagione olearia, però, è stata totalmente compromessa dalla infestazione da mosca, provocando la perdita dell’intero raccolto di olive e comportando consequenzialmente nei confronti delle tante aziende agricole e frantoi la perdita quasi totale dei ricavi presunti per la vendita dell’olio e la molitura delle olive. Così anche la campagna olivicola e vitinicola per l’anno 2014 e 2014/15 è stata fortemente penalizzata dall’anomalo andamento climatico e dall’attacco di fitopatie ed altri componenti patogeni che mai come nella passata e nella corrente stagione hanno compromesso il raccolto dei prodotti anche del territorio del capoluogo caiatino, per cui lo scarso rendimento olivicolo e vitivinicolo, cui si è accompagnata una bassissima produzione dell’olio di oliva, ha comportato un pesante contraccolpo per l’intera economia dell’area, traducendosi in gravi perdite per i frantoi e per le aziende agricole operanti nel comparto. “La stragrande maggioranza delle aziende agricole caiatine – dichiara il sindaco Sgueglia – sono in serie difficoltà finanziarie per poter proseguire l’attività in un intero settore di fondamentale importanza per la locale agricoltura ed economia. Sussistono i presupposti di fatto e di diritto per richiedere al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dell’Interno, al ministro delle Risorse Agricole e Comunitarie, alla regione Campania, nonché al Prefetto della Provincia di Caserta, ciascuno per le proprie competenze istituzionali, la dichiarazione dello stato di calamità naturale che ha colpito il territorio di Caiazzo”. Da qui la decisione dell’Amministrazione comunale di avanzare l’istanza tesa all’attivazione di interventi compensativi a favore degli impianti di molitura, delle aziende agricole e dei coltivatori che hanno subito un danno economico a causa della diminuzione del quantitativo di olive trasformato, nonché di non applicare le eventuali penalità previste dai contratti commerciali sottoscritti con le imprese agricole singole e associate, in caso di mancata o ridotta fornitura di olio, l’inserimento di punteggi aggiuntivi nelle graduatorie dei prossimi bandi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale (PSR 2014/2020) a favore degli olivicoltori che hanno subìto il danno economico per la perdita del prodotto ed ogni altra azione positiva al bisogno per fronteggiare il suddetto calo di produzione, nel caso anche con l’attivazione di apposite misure sul PSR di pertinenza. “Il drastico e drammatico calo della produzione di olio e di uva per l’anno 2014, relativamente alla campagna olearia 2014/2015, – continua il capo dell’amministrazione – deve necessariamente portare all’adozione di ogni atto, anche di natura finanziaria, conseguente e pertinente al caso, ovvero di ogni azione positiva volta a risarcire, ovvero tenere indenni, le aziende, i frantoi ed i coltivatori per i danni subiti dai fatti”.