CASERTA – C’è ancora qualche giorno di tempo per inviare l’istanza in Provincia, l’ente di corso Trieste di Caserta raccoglierà fino al 30 aprile prossimo le istanze per la costituzione di un elenco dei produttori del settore agroalimentare di qualità e della relativa guida in corso di preparazione. “Un progetto di sviluppo per il settore agricolo della provincia – ricorda l’assessore all’Agricoltura Stefano Giaquinto – proprio in un momento di difficoltà in cui l’immagine dei prodotti agroalimentari risente di un’incontrollata campagna mediatica che ha diffuso nei consumatori un allarmismo quasi sempre ingiustificato”. Nei mesi scorsi i sindaci dei 104 comuni di Terra di Lavoro hanno ricevuto una lettera, controfirmata dal delegato all’Agricoltura della giunta retta dal presidente Zinzi e dal dirigente Ciro Costagliola, su cui sono state riportate le due motivazioni che hanno spinto la riapertura dei termini: “consentire la partecipazione di soggetti appartenenti alla filiera agroalimentare dei prodotti tipici della provincia di Caserta che non hanno ancora presentato domanda e la possibilità di presentare integrazioni o aggiornamenti facoltativi, nei dati e nel materiale già fornito in seguito a variazioni nell’attività e nelle strutture aziendali o all’inclusione di nuove specialità nella gamma dei prodotti”. Domande dunque entro il 30 aprile 2014, termine oltre il quale la Provincia si riserva la possibilità di accettare eventuali istanze pervenute in ritardo; in tal caso, qualora lo stato di preparazione avanzato della guida non consentisse ulteriori integrazioni, non potrà garantire l’accoglimento di tutte le richieste pervenute oltre il termine. L’assessore Giaquinto invita dunque i primi cittadini a collaborare “al fine di individuare le componenti produttive presenti nel territorio comunale di competenza e di sensibilizzarle, anche con incontri informativi”. “Bisogna promuovere i prodotti tipici del luogo e la relativa filiera produttiva e distributiva locale – conclude – legandola anche allo sviluppo del turismo enogastronomico come elemento trainante dell’economia locale”.