“Le idee e la mobilitazione dei lavoratori Whirlpool hanno prodotto l’importante risultato di portare il Governo sulle nostre posizioni, e cioè che un’azienda che investe 500milioni di euro non può lasciare per strada dei lavoratori e deve dare sviluppo reale al Paese”. E’ quanto dichiara il leader casertano della Uilm Antonello Accurso, presente al tavolo tenutosi al Mise sulla vertenza aperta dalla decisione della multinazionale americana degli elettrodomestici di chiudere i siti produttivi di Carinaro, Albacina (Ancona) e del centro di ricerche di None (Torino) per un totale di 1350 esuberi, 800 dei quali nel Casertano. “Per il Governo, come noi diciamo dall’inizio della vertenza – prosegue Accurso – non possono essere gli ammortizzatori sociali la soluzione, ma il lavoro. Inoltre il confronto si terrà al Ministero, che è firmatario dell’accordo del 2013 che impegnava Indesit a portare lavoro e non a tagliare”. Al sit-in tenuto dai lavoratori Whirlpool fuori alla sede del Mise c’erano anche numerosi dipendenti di aziende casertane dell’indotto, tra cui quelli dell’Acroplastica, che dal primo maggio saranno in cassa integrazione.

 

 

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