La richiesta è di usare, per il travagliato comparto della forestazione, (mesi e mesi senza stipendio con ritardi insostenibili) le risorse non utilizzate stanziate in un vecchio progetto speciale proprio per il settore di cui è titolare la Regione che delega a enti montani e province. E’ la comunicazione che gli uffici regionali apicali hanno inoltrato direttamente alle comunità montane e alle amministrazioni provinciali e per conoscenza ad altri soggetti istituzionali o di rappresentanza. Gira e rigira il problema è sempre quelle delle risorse di cui necessità il comparto- polmone specie per le aree interne. Una nota in cui si sottolinea la esiguità delle risorse attribuite per il 2015 (43 milioni di euro) quando ne occorrerebbero 60 per coprire il fabbisogno finanziario stilato nel documento di programmazione forestale della vecchia giunta di centro destra (che fine hanno fatto le rassicurazioni di Caldoro e Nugnes ?). In tal senso la direzione regionale ha sollecitato l’autorità di gestione del fondo… per avere ogni utile indicazione circa lo stato d’arte della riprogrammazione di fondi riferiti ad un provvedimento regionale approvato lo scorso marzo necessari per un primo acconto agli enti delegati. Occorrono fondi integrativi quindi da qui la richiesta di accedere ai fondi del vecchio programma a suo tempo attivato dall’ex agensud per le aree a rischio idrogeologico (pensate 1999!). Un problema, quello delle risorse sottovalutato da De Luca che in campagna elettorale parlava di soldi UE a portata di mano e portafoglio. La comunicazione dà anche una serie di informazioni sul problema della messa in funzione del servizio antincendio nella stagione estiva ma soprattutto dà appuntamento a settembre per tiirare le somme dello stato d’arte dell’enorme problema anche per la precarietà di tante posizioni lavorative (otd in primis) in prosecuzione ed approfondimento di una conferenza plenaria svoltasi a luglio.
Michele Martuscelli