Gioia Sannitica-Una manifestazione  che è tributo ad un prodotto della terra mediterranea ma che si è aperta e ha sviluppato uno vero e proprio genius loci, di valorizzazione anche di altri aspetti legati al territorio matesino in un’ottica di collaborazione e  coinvolgimento di esperti, aziende, associazioni, mondo dell’arte e della letteratura  non solo specialistica. Una manifestazione “Buonoli” che sta diventando  buona pratica e tale da  essere presa in considerazione dall’intero comprensorio matesino-alto Casertano  per una sorta di rassegna annuale del comparto magari con il contributo anche di enti sovracomunali.Complimenti agli organizzatori.Ecco le due  note che illustrano quanto  compiuto e la soddisfazione degli organizzatori: “Solo qualche giorno fa si è conclusa la seconda edizione del Buonolio Salus Festival, un appuntamento oramai consolidato che vede l’olio da olive protagonista in diverse visioni. Assaggi guidati, approfondimenti e dibattiti, convegni e degustazione di particolari produzioni favoriscono l’obiettivo che le due associazioni organizzatrici dell’evento, gastroliArt! l’arte di fare olio – diretta da Vincenzo Nisio – e Duc in Altum – diretta da Michele Melillo, hanno condiviso: corretta informazione e cultura di prodotto per rendere il consumatore consapevole delle proprie scelte. Ma anche arte, con mostre straordinarie di artisti eclettici come Silvano D’Orsi, Antonio Nisio e Loredana Mincione. La scuola. Il Festival ha riservato alla scuole un concorso: L’Olio al Centro. Abbiamo premiato il miglior abbinamento pietanza-olio extravergine. Hanno partecipato l’Istituto Alberghiero di Piedimonte Matese, Teano e Benevento. Molti gli spunti di riflessione, generati anche da una disastrosa annata che ha colpito l’Italia dell’olio. Pregi, difetti e espressioni del mondo oleario, a partire dall’industria, con il coinvolgimento degli Oleifici Mataluni-Olio Dante SpA per affrontare e approfondire gli aspetti economici ed il valore che il consumatore percepisce rispetto agli oli da olive. L’approfondimento nell’affrontare il tema della classe merceologica dell’olio “Extra Vergine”, potrebbe essere quello il nodo da sciogliere per ridare valore agli extra vergini di alta qualità, con caratteristiche peculiari e legati fortemente al territorio. Molte altre le attività collaterali, anche legate al territorio in senso stretto, con l’associazione Love Matese che ha proiettato alcuni video e fatto conoscere il territorio anche agli ospiti provenienti dalla Puglia e dalle altre regioni. Presentato anche il lavoro editoriale di Cosimo Damiano Guarini, agronomo e autore dei libri Lovolio e Lovolio Puglia che aprono ad uno scenario inconsueto, alla bellezza e al fascino della terra, alla storia e alla cultura, agli aspetti nutraceutici, all’importanza che l’olio da olive ricopre nella dieta mediterranea. Focus anche con i ristoratori sulla gestione difficile dell’olio nella ristorazione, veicolo di fondamentale importanza culturale, veicolo di promozione immediato perché depositaria del patrimonio di saperi e sapori legati alla cucina tradizionale della nostra terra. La carta dell’olio ad esempio potrebbe essere la carta vincente. Affrontato anche il tema del tappo antirabbocco, fra le tante perplessità e incertezze. L’olio in cucina è escluso dall’utilizzo del tappo antirabbocco ma quello servito al tavolo no ed io, certamente, sono favorevole alla tutela del consumatore e del produttore. Il Festival si è concluso con la Cena Oliocentrica, condita con tutti gli oli presenti alla due giorni. Successo per il piatto costruito con la Mozzarella di bufala DOP de Il Casolare di Alvignano e l’extravergine di Alberto Marulli di Francolise. Durante la Cena le premiazioni del miglior extravergine e del Buonolio Salus GOLD, assegnato all’oleificio Migliozzi Enrico di Teano con il suo Dop Terre Aurunche. “Buonolio Salus Festival – spiegano gli organizzatori – è un progetto culturale, voluto dalle associazioni gastroliArt! l’arte di fare olio e Duc in Altum, i cui presidenti sono Vincenzo Nisio e Michele Melillo. La cultura dell’olio è il principale argomento che ci accomuna in una visione dell’olio diversa, più completa e ad ampio raggio. L’ulivo e l’olio vanno raccontati in maniera positiva, attraverso la storia e la cultura dei popoli, attraverso le tradizioni. Con il nostro evento vogliamo instaurare un approccio nuovo al mondo dell’olio e dei grassi, attraverso la valorizzazione delle produzioni eccellenti; vogliamo trasmettere la corretta informazione per rendere consapevole il consumatore della qualità reale degli oli in commercio senza demonizzare, ad esempio, gli oli a basso prezzo. Non ci piacciono gli allarmismi che molti enti e associazioni trasmettono con forza, riteniamo che raccontare il lato positivo di un comparto come quello dell’olio aiuti a non confondere le idee ma ad alimentare la fiducia e la cultura del prodotto. Il nostro happening parla di olio e di ulivo, certo, ma non solo. L’olio da olive è in diversa visione perché visto attraversando la storia e la cultura del territorio, senza veli, anche attraverso l’arte, attraverso chi si esprime a modo proprio nel mondo della cultura olivicola. Olio, dunque, non solo come alimento ma anche come motivo ispiratore di fantasia per pittori e artisti. L’olio raccontato attraverso un’opera è qualcosa di magico, di profondo. Questo è il motivo per il quale abbiamo voluto creare uno spazio dedicato a coloro che vedono l’ulivo e l’olio come qualcosa di magico e affascinante. L’ulivo e i suoi frutti vanno raccontati attraverso l’identità, andata perduta a causa della poca importanza che l’uomo gli ha attribuito negli anni. Questo è il Buonolio Salus Festival”.

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