Continua la battaglia della Cgil per il trasporto pubblico a Caserta. Dopo varie note di denuncia della situazione generata dall’emissione di un’interdittiva antimafia ostativa alla Clp, ditta che è subentrata alla fallita Acms nella gestione del trasporto pubblico in Terra di Lavoro, questa volta tocca al Silp-Cgil scrivere al Prefetto di Caserta per chiedere di porre in essere i provvedimenti adeguati.

I rappresentanti dei lavoratori di polizia aderenti alla Cgil, rappresentati dal commissario regionalenonché segretario nazionale Bianchini, scrivono nella nota: Spesso la nostra organizzazione si trova ad affrontare temi legati alla legalità e alla sicurezza, non di rado nel corso di convegni sull’argomento ci incrociamo con relatori Istituzionali e politici, che chiaramente nel declinare il rispetto della legalità, rilevano come l’esempio e la coerenza siano determinati nel trasmettere un messaggio di legalità praticata. Per questo riteniamo utile sottolinearLe anche dal nostro punto di vista, dopo che autorevolmente lo ha già fatto la CGIL Provinciale di Caserta e Regionale Campania, la situazione che è venuta a crearsi nell’azienda di trasporti di Caserta. Nei fatti, la gara per l’affidamento dei servizi ex ACMS di Caserta (azienda poi fallita) è stata vinta dall’attuale società gestente il servizio la CLP. E’ il caso di ricordarLe che la stessa azienda ha ricevuto a Napoli un’interdittiva antimafia ostativa all’aggiudicazione di una pubblica gara in quella realtà. Sarebbe utile, Sig.Prefetto ,spiegarci come mai le stesse persone che non possono operare a Napoli ,continuano a farlo come se niente fosse nella sua giurisdizione. La situazione che potrebbe definirsi grottesca, assume in provincia di Caserta la connotazione della drammaticità poiché gli interessi camorristici – criminali ove non adeguatamente combattuti ne determinerebbero un’ulteriore affermazione, portando oltretutto come nel caso specifico le Istituzioni oltre la soglia del ridicolo. Immaginiamo la Sua e la nostra difficoltà se incrociandoci in uno di quei convegni descritti in apertura presso qualche scuola pubblica ,gli studenti ci domandassero perché ci troviamo in questa situazione. Un perché a tutto ciò solo Lei può spiegarcelo. In attesa di riscontro porgo distinti saluti.”

 

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