CASERTA – La CISL di Caserta ritiene la Zona a Traffico Limitato (ZTL) una conquista di civiltà che non può essere revocata: con essa finalmente anche il nostro Capoluogo si è posto nel novero delle città attente al bene primario dell’ambiente e della vivibilità.
La CISL sostiene anzi che il dispositivo vada esteso all’intero centro storico senza eccezioni, consentendo ovviamente solo la percorribilità ai veicoli di necessità. Pertanto le richieste recentemente avanzate da alcuni settori di sospensione del provvedimento vanno respinte come assurde ed incomprensibili. Scaricare sulla ZTL le difficoltà del commercio cittadino, specie nella strada centrale della città, è un’operazione che non aiuta a superare i motivi reali che sono alla base di quelle difficoltà e probabilmente nasconde altre finalità. Le cause sono evidentemente ben altre e vanno individuate innanzitutto nel calo generale dei consumi derivante dalla crisi economica in corso; dai prezzi delle merci spesso proibitivi; dalla mancanza di attrattori; dagli orari di apertura e chiusura dei negozi; dalla proliferazione ingiustificata e dannosa dei centri commerciali a ridosso degli assi viari della provincia. D’altronde ciò è evidente in quanto le difficoltà del commercio cittadino sono visibili anche nelle zone in cui non vige il dispositivo della ZTL. Pertanto il dibattito sulla ZTL è inutile e strumentale. La CISL di Caserta ritiene che il problema vero sia quello di un ridisegno complessivo della città e di tutti gli strumenti che ne garantiscano la vivibilità e in questo senso va messo in campo una vera e propria concertazione con tutte le forze sociali e associative rappresentative, unitamente alle stesse associazioni imprenditoriali e del commercio. In primo luogo va posto e risolto il problema del rapporto tra Palazzo Reale e la Città che vivono da tempo ormai immemore la condizione dei separati in casa. La Reggia vanvitelliana è il principale attrattore turistico della nostra città e dell’intera provincia, un attrattore invidiato e che altrove avrebbe costituito da solo una fonte e un volano di sviluppo; purtroppo a Caserta non è così. Noi pensiamo che questa situazione vada superata attraverso una serie di correttivi sui quali l’Amministrazione cittadina deve impegnarsi: innanzitutto a partire dall’allocazione dei bus turistici diretti alla Reggia. Non è possibile che il Palazzo Reale di Caserta sia l’unico grande monumento immediatamente accessibile dal turista: occorre spostare il terminal bus e far sì che il turista raggiunga la Reggia attraverso navette che percorrano le strade cittadine. In secondo luogo occorre che il punto Pro-loco esistente in Palazzo Reale sia gestito anche dalle associazioni del commercio e che sia in ogni caso punto di informazione degli eventi collegati alla Reggia e alla città. In questo senso bisogna fare della ZTL l’occasione per creare eventi attrattivi nel centro storico a partire dal Corso Trieste, che potrebbe diventare il primo Centro commerciale naturale della città con il concorso degli operatori e del Comune. Inoltre la CISL ritiene che occorre mettere da subito in agenda il problema della riqualificazione dell’arredo urbano, per superare le fatiscenze visibili di immobili pubblici e privati che deturpano il volto del centro storico e principalmente delle strade immediatamente prossime alla Reggia; va risolto il problema della pubblica illuminazione per evitare che ZTL si trasformi in ZSL e cioè Zona Senza Luce. Altra questione decisiva è quella del decoro complessivo della Reggia e delle aree ad essa adiacenti a partire dai Campetti che vanno rivitalizzati anche attraverso strutture di commercio dell’artigianato locale e delle pubblicazioni inerenti la storia della città e della provincia, sottraendo questa attività agli operatori illegali. Importante è inoltre il presidio delle Forze dell’Ordine nel Monumento e nelle aree adiacenti, un presidio che deve diventare stabile a tutela dei turisti e degli stessi cittadini; infine va potenziata fortemente l’illuminazione di tutta l’area in modo da consentire ai cittadini di poter percorrere in sicurezza tutte le sue adiacenze verso ogni direzione. Infine i Giardini della Flora vanno restituiti alla gestione della città in modo da superarne l’attuale stato di abbandono e renderli punto di iniziative e zona di intrattenimento e socializzazione, oltre che di esposizione delle produzioni tipiche locali. Altrettanto va fatto con i giardini antistanti l’area dell’Aeronautica, che il Comune ha inaugurato con grande enfasi e poi inopinatamente chiusi ai cittadini. L’esempio della città di Salerno è in proposito illuminante: rifacimento del centro, percorsi di luce finanziati congiuntamente dal Comune e dagli operatori commerciali hanno fatto di quella città un emblema di come si attrae turismo. Altra questione che attiene all’insieme della vivibilità della città è quella legata al trasporto pubblico e ai parcheggi. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, Caserta è forse l’unica città in cui nessuno conosce l’orario dei pullman, il loro itinerario, la loro destinazione: tutto ciò scoraggia dal loro utilizzo e la conseguenza è il ricorso massiccio al trasporto privato con ricadute dannose sia sul traffico, sia sull’ambiente, sia sulle tasche dei cittadini. Per quanto attiene invece ai parcheggi, la CISL sostiene che specie in una fase di crisi così acuta occorre abbassarne i costi e superare la vergogna del pagamento del parcheggio in prossimità dell’Azienda Ospedaliera. Pertanto il problema dello sviluppo delle attività commerciali a Caserta e nel suo centro storico va affrontato con serietà, senza strumentalizzazioni specie in periodo pre-elettorale, con un occhio attento alle cause reali che non consistono affatto nella ZTL che invece va confermata ed estesa e arricchita di attività ed eventi. In questo senso va affrontata la questione dei centri commerciali, la cui proliferazione è una delle cause della crisi del commercio non solo di Caserta, ma anche di altre importanti città del nostro territorio provinciale. La CISL sostiene la necessità che la Provincia metta finalmente in campo un Piano del Commercio provinciale, da definire in concerto con le parti sociali e su cui attivare un confronto con la Regione Campania, un Piano che metta la parola fine ad una deturpazione del territorio; ad un declassamento delle città delle provincia; ad un proliferare di attività dietro cui spesso si nasconde riciclaggio di denaro sporco e su cui si intravede la longa manus della criminalità. Su tutto questo insieme di questioni la CISL è pronta al dialogo e a fare la sua parte nell’interesse della Città, della provincia e dei cittadini nella convinzione che turismo e commercio siano volani di quello sviluppo endogeno che è l’unica strada che il territorio, insieme ad altri fattori, deve intraprendere per avere futuro.
Caserta, 14/11/2012
Il Segretario Generale
Carmine CRISCI