CAPUA – Per sbloccare la vertenza Oma Sud, dove dal 12 novembre è in atto lo stato di agitazione del personale ed il conseguente blocco della produzione, Confindustria Caserta chiede l’intervento urgente del prefetto. L’azienda aeronautica, infatti, sta vivendo una situazione a dir poco paradossale sul fronte finanziario, essendo stretta nella morsa della difficoltà di accedere al credito bancario, da una parte, e l’incomprensibili e perdurante ritardo nella riscossione di ingenti crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione, dall’altra.

Insomma, pur vantando oltre 20 milioni di euro, l’azienda di Capua lamenta una crisi di liquidità – cui è strettamente correlato, evidentemente, lo stato di agitazione del personale dipendente – che il sistema bancario non aiuta di certo a risolvere, in barba, anzi, agli accordi nazionali che in tal senso pure sono stati sottoscritti con l’Abi. Da qui l’iniziativa di Confindustria Caserta che, “in nome e per conto dell’azienda associata”, chiede al prefetto “la convocazione di un incontro urgente con le organizzazioni sindacali di categoria (FIM, FIOM, UILM, UGL metalmeccanici) e le Confederazioni provinciali (CGIL, CISL, UIL, UGL) al fine di consentire l’immediato ripristino della normale attività, sottolineando che il protrarsi della situazione comprometterà definitivamente le attività programmate per le prossime settimane, le commesse in corso, nonché i futuri rapporti e contratti con i clienti”. Nella nota ufficiale indirizzata al prefetto l’associazione datoriale di via Roma non manca di sottolineare che “la situazione si è venuta a determinare a causa delle notevoli difficoltà da parte della azienda nella riscossione dei crediti certificati vantati dalla stessa nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico per i finanziamenti a valere sulla legge 808/85 per oltre 20milioni di euro, nonché dall’accesso al credito nei confronti dei principali Istituti bancari, anche in palese contraddizione con quanto previsto e sottoscritto negli accordi nazionali con ABI”. Con la richiesta dell’incontro l’associazione degli industriali rimarca anche che “è assolutamente necessario che le maestranze consentano l’immediata ripresa dell’attività lavorativa”, dal momento che da oltre una settimana l’agitazione dei dipendenti impedisce “l’accesso ai locali dell’azienda”, essendo stato apposto “ai cancelli addirittura un catenaccio non autorizzato”. Oma Sud, ricordiamo, opera nella subfornitura aeronautica, in particolare, di Alenia e ha realizzato due progetti proprietari nell’aviazione generale: SKYCAR e RED BEARD. In situazioni ordinarie, si direbbe un’azienda di eccellenza, che però appare messa in ginocchio dalla burocrazia e dal sistema bancario.

 

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