CASERTA – «Purtroppo, a distanza di solo un mese, ci troviamo costretti a commentare un nuovo suicidio. E’ sempre difficile intervenire in questi momenti. Si rischia di essere banali o fraintesi, ma vogliamo che arrivi forte il nostro messaggio di vicinanza alla sua famiglia».

Il commento è di Luigi Ciancio, Segretario Regionale Generale della Feneal Uil Campania e Commissario Feneal Uil Caserta. «Conoscevamo bene l’uomo trovato privo di vita ieri mattina all’interno della sua abitazione perché era un nostro iscritto. Questo l’evento ci colpisce da vicino – ha concluso Ciancio –. Non sappiamo quali siano i motivi che lo abbiano spinto all’estremo gesto. L’unica cosa che resta è il profondo sconforto in cui è piombata l’intera famiglia dell’operaio. Per questo dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per poterli aiutare in un momento così difficile». Come ricostruito dalla stampa locale sono sconosciuti i motivi che hanno spinto l’operaio della Moccia al suicidio. Al di fuori di alcune indiscrezioni di stampo puramente familiare, nelle quali crediamo nessuno debba entrare, la Feneal Uil vuole porre l’accento sul peso che le persone sottoposte al regime di cassa integrazione si trovano ad affrontare quotidianamente. Per questo il sindacato crede che le istituzioni dovranno fare il massimo sforzo per trovare un modo per dare una nuova speranza ai lavoratori di questa provincia.

 

 

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