Entra nel vivo la vertenza dei lavoratori impiegati presso l’Azienda Ospedaliera San Sebastiano di Caserta attraverso l’agenzia Tempor. Nella giornata di ieri, 22 lavoratori, sui 44 che hanno già sporto denuncia presso la Direzione Territoriale del lavoro di Caserta, sono stati convocati in merito agli elementi retributivi previsti dal CCNL della Somministrazione e della Sanità pubblica e mai erogati. I lavoratori in questione, tutti rappresentati da Angelo Iodice Magliacano del Coordinamento della Felsa Cisl di Caserta, federazione che si occupa dei lavoratori in somministrazione, hanno ribadito le inadempienze. “La Felsa Cisl – spiega in una nota Angelo Iodice Magliacano – ha ribadito ancora una volta la pari dignità di tali lavoratori, i pari diritti normativi e retributivi dei lavoratori somministrati rispetto ai dipendenti pubblici della sanità. Su tali basi, la Felsa Cisl ha rimarcato la richiesta dei lavoratori in merito all’Indennità di Vacanza Contrattuale, l’errato adeguamento del contratto degli OSS e dei tecnici di laboratorio, i ticket mensa, dichiarati spettanti dalla stessa dirigenza in precedenti incontri, in attesa di una nuova organizzazione anche per i dipendenti ma mai elargita, l’indennità di produttività, indennità giornaliera, indennità di reparto, in particolar modo nel reparto di ostetricia, dove le lavoratrici sono costrette a lavorare in sala parto, pronto soccorso, sala operatoria e non essere riconosciuti nessun tipo di indennità, ordini di servizio che costringono a fare doppi turni e in alcuni casi anche tripli turni con conseguente calo psicofisico dei lavoratori stessi e infine tutte le ore in più lavorate rispetto al contratto di lavoro che prevede 30 ore settimanali. Su questo punto si è ribadito l’abuso di questi lavoratori in momenti di grande difficoltà di gestione dell’ospedale. Oggi tali ore non vengono riconosciute come ore di straordinario a tal punto da minacciare e obbligare i lavoratori a restare a casa consumando le ore lavorate in più e le ferie a comodo piacimento dei gestori del personale dei vari reparti. Questo lo abbiamo pubblicamente denunciato e lo continueremo a denunciare in tutte le sedi opportune. In questi giorni si è toccato il fondo. Un povera lavoratrice, che tornava da un periodo di maternità è stata costretta a rinunciare le spettanti ore di allattamento giornaliero, è stata minacciata di licenziamento o di mancato rinnovo del contratto se non avesse accettato i turni notturni e la reperibilità. Atteggiamenti inaccettabili e da terzo mondo. Ci chiediamo, in questi mesi, una Direzione Generale, Sanitaria e Amministrativa, ed oggi i Commissari Prefettizi permettono tutto questo? Coloro che dovrebbero garantire la legalità all’interno dell’Azienda Ospedaliera appoggiano, o peggio, tacciono su tali atteggiamenti? Sono anni che continuamente denunciamo queste cose. Purtroppo è diventato un consueto e ordinario modo di operare. Oggi Tempor, in sede DTL, ha dichiarato di essere d’accordo nel retribuire tutte queste mancanze e di non essere in grado di quantizzare tali somme. Ancora una volta una strategia per guadagnare altro tempo. Nulla di vero nell’impossibilità di un datore di lavoro, dopo due anni che lo chiediamo, nel calcolare le mancanze non retribuite. Assurdo. Ricordiamo che la stessa Tempor, diversi mesi fa, aveva per errore calcolato le indennità notturne a 2 euro invece di 21, si dimenticava di pagare per quasi due anni le festività, per puro caso faceva firmare contratti con livelli retributivi inferiori, per puro caso scalava le ferie a coloro che richiedevano un permesso allo studio o per aggiornamento professionale. E’ sempre un caso che un’Agenzia non conosca dove lavorano i propri dipendenti e non sappia se in quel reparto esista un’indennità specifica. Nonostante tutto, non vogliamo dare alibi ad un’Agenzia che in sodalizio con l’Azienda Ospedaliera di Caserta, che dichiara di voler retribuire quanto dovuto. A tal scopo, che la Felsa Cisl, insieme ai lavoratori ha accettato il rinvio dell’incontro, da parte della DTL, all’8 giugno. Nel frattempo la Felsa Cisl si organizzerà con i propri lavoratori per presentare per quella data le quantificazioni dettagliate delle spettanze reclamate”.

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