Dal rischio di rinvio “sine die” per l’ultimazione dei lavori allo stop totale dell’opera. Sono giorni difficili per il costruendo Policlinico Universitario di Caserta. Questa mattina l’azienda appaltante, la capitolina Condotte Spa, nel corso di un incontro tenuto al cantiere nella frazione San Clemente di Caserta, “ha comunicato per bocca del responsabile del personale Ugo Berardi ai sindacati degli edili l’intenzione di abbandonare l’opera entro dicembre se la Regione non pagherà la parte di fondi pubblici di sua competenza, almeno 18milioni di euro che deve dal settembre 2013”. Lo denuncia Mario Martucci, segretario casertano della Fillea-Cgil. Pochi giorni fa l’azienda aveva comunicato l’apertura della procedura di mobilità per tutti i suoi cinquanta addetti, tra muratori e tecnici (cui si aggiungono i 100 dipendenti delle aziende subappaltatrici), a causa di una variante al progetto originario, fatto nel 1999, presentata dai tecnici della Seconda Università degli Studi di Napoli (Sun), ente committente, su cui dovrà essere redatto un nuovo piano dei lavori; ciò comporterà tra qualche giorno la sospensione della costruzione che si protrarrà per qualche mese. “Osservando quanto sta accadendo sono costretto a concludere che manca la volontà politica di fare il Policlinico di Caserta – prosegue Martucci – perché si sta verificando la stessa situazione creatasi con la Immobilgi Federici Stirling Spa, la prima società che si aggiudicò l’appalto per la costruzione dell’opera nel 2003 salvo poi rescindere il contratto con la Sun nel 2009; anche loro non venivano pagati con regolarità. La Regione deve muoversi, anche perché la Sun ha sempre pagato con puntualità la parte di sua spettanza”.