CASERTA – La CISL di Caserta, di fronte alle notizie apparse sulla stampa circa le soluzioni prospettate intorno alla questione Reggia, manifesta perplessità verso proposte di assorbimento della governance del Monumento dentro la gestione del Polo museale di Napoli.

“Si tratterebbe – si legge in una nota a firma del segretario Letizia-  di un ennesimo episodio tendente a concepire il territorio casertano quale parte integrante dell’area metropolitana di Napoli, visione che la CISL di Caserta contesta fortemente perché contraria agli interessi di questa provincia. Non vogliamo sostenere alcun campanilismo acritico e fuori dalla logica oltre che dalla storia, ma dobbiamo ribadire con determinazione l’importanza che Palazzo Reale ha per la valorizzazione del nostro territorio, per le sue prospettive nel campo del turismo, del carattere di attrattore unico che ha la Reggia e la necessità che la sua governance resti nella nostra città La CISL di Caserta ha già pubblicamente apprezzato l’interesse di cui il ministro BRAY ha dato prova, facendo venire alla ribalta il problema di Palazzo reale; questo apprezzamento lo ribadiamo e esprimiamo fiducia nel fatto che il ministro sappia e voglia trovare soluzioni equilibrate. Noi abbiamo posto da tempo due esigenze: la prima è quella di smetterla con la polemica tra istituzioni; la seconda è risolvere la gestione di Palazzo Reale dentro una Sovrintendenza speciale che assicuri alla Reggia autonomia finanziaria. Dentro questo orizzonte trovi il ministro le soluzioni migliori, partendo dall’assunto che Palazzo Reale di Caserta è la più prestigiosa tra le Residenze reali borboniche, la più visitata, e che è patrimonio dell’UNESCO. Se si pensa ad una Sovrintendenza speciale che unifichi il governo delle Residenze reali è giusto che Caserta si candidi ad ospitarla: sarebbe invece improprio oltre che dannoso per il territorio inglobare la Reggia vanvitelliana dentro il contesto partenopeo. Caserta già subisce da venti anni il fatto che il proprio Ateneo sia ancora considerato Seconda Università di Napoli; non può subire anche l’esproprio del governo del suo principale Monumento per cui è conosciuta nel mondo. La CISL sostiene che, proprio di fronte alla crisi che ha colpito duramente il proprio apparato industriale, il territorio casertano deve sviluppare occasioni di nuova economia quali il turismo, di cui Palazzo Reale è il principale attrattore. Pertanto la CISL invita le istituzioni del territorio da un lato a rappresentare nelle sedi idonee le esigenze della nostra realtà; dall’altro a mettere in opera progetti seri e fattivi a sostegno della volontà di non deprivare la città e la provincia di un’altra opportunità”.

 

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