CASERTA – La FLC CGIL ha indetto uno sciopero generale della scuola per venerdì 12 ottobre, con  manifestazioni in tutte le province della Campania. Al centro della protesta, i tantissimi problemi che attanagliano il mondo dell’istruzione, che non accennano ad una risoluzione ma aprono a tempi peggiori… eppure per cominciare basterebbero poche cose, alcune a costo zero.

La FLC CGIL le ha proposte da tempo. Basterebbe un po’ di volontà politica e un briciolo di buon senso per migliorare e rendere più efficienti le scuole, sbloccare le immissioni in ruolo di docenti e ATA e cancellare il precariato. Non si può, quindi sottostare ancora ad un atteggiamento di totale indifferenza del governo verso problemi tutt’altro che inconsistenti, affinché la musica per la scuola cambi. Al momento si deve solo prendere atto che il nuovo governo sta utilizzando il vecchio spartito, che non prevede alcun investimento aggiuntivo per l’istruzione. È ora, quindi, di cambiare musica e far sentire alta la voce di tutti contro la cosiddetta  spending review che non razionalizza la spesa pubblica, ma taglia nei settori decisivi per l’eguaglianza dei diritti, come i comparti della conoscenza e la sanità. Occorre soffermarsi sulla mortificazione dei lavoratori e del lavoro pubblico, come con il passaggio forzoso dei docenti inidonei per salute nei ruoli del personale ATA, l’avventurismo dell’utilizzo dei docenti in esubero su altri insegnamenti anche se sprovvisti del titolo abilitante, con gravi danni  all’efficacia dell’azione educativa e alle aspettative dei precari. Considerare il divieto di monetizzazione delle ferie, e le conseguenze di provvedimenti che continuano a  indebolire la scuola pubblica, aggravano le condizioni di lavoro, riducono l’occupazione, licenziano i precari.  La spending review, nella prossima fase prevede ancora tagli di 200 milioni per la scuola, riduzione dei diritti contrattuali, aumento dei carichi di lavoro, licenziamento di altre migliaia di precari (ipotesi di innalzamento dell’orario settimanale del personale docente a titolo gratuito). Gli stipendi, inoltre, sono congelati e la cancellazione dei gradoni per gli immessi in ruolo è inaccettabile come lo è il blocco degli scatti di anzianità, (una vera e propria emergenza salariale). È dunque necessario far sentire con forza la voce dei lavoratori della scuola affinché si pervenga ad una politica scolastica che riconsegni  dignità e ruolo  alla scuola pubblica e  valorizzi il lavoro  del personale; affinché venga rinnovato il Contratto di lavoro nazionale (non si può bloccarlo per cinque anni) e vengano restituiti gli scatti di anzianità; affinché vengano erogate risorse certe per retribuire chi si assume responsabilità e fa il proprio lavoro (ore eccedenti, funzioni superiori, incarichi ai Dsga, …). Ciò che si chiede, inoltre, sono risorse adeguate ad una scuola di qualità. Insomma, una vera e propria Inversione di tendenza: un progetto serio per la qualificazione dell’istruzione e la valorizzazione di chi ci lavora; Un serio piano di riequipaggiamento per tutte le scuole; Un piano nazionale straordinario per l’edilizia scolastica. Restituzione dei residui attivi alle scuole; Organici funzionali e stabili. Restituzione di risorse di organico per garantire sicurezza, vigilanza, assistenza nei laboratori e funzionalità delle segreterie, classi non superaffollate. L’effettuazione delle assunzioni a tempo indeterminato per il personale ATA ancora bloccate; Un piano per le immissioni in ruolo che esaurisca in tempi certi le graduatorie dei precari; Una programmazione della  rete scolastica legata alla qualità del territorio e che duri nel tempo; Un dirigente e un direttore in ogni scuola autonoma in pianta stabile;  La modifica della  legge sulle pensioni per prevedere deroghe per le specificità della scuola.

 

Sit, quindi, venerdì mattina, a partire dalle ore 10.00, in sotto il palazzo della Prefettura di Caserta, dove una delegazione di rappresentanti, tra cui il segretario  generale confederale Camilla Bernabei e il segretario generale di categoria della Flc Enrico Grillo, raggiungerà il Prefetto per rappresentargli le condizioni in cui versa la scuola, in particolare a Caserta, ragioni che hanno indotto alla mobilitazione generale.

 

 

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