L’economia italiana resta ferma nel terzo trimestre rendendo un miraggio il traguardo fissato dal governo di una crescita dell’1% a fine anno. Secondo i dati preliminari diffusi oggi dall’Istat il Pil è rimasto stabile rispetto al mese precedente e in crescita dello 0,4% sullo stesso periodo dello scorso anno. La crescita acquisita, cioè il dato che si registrerebbe a fine anno in caso di variazione nulla nell’ultimo quarto dell’anno, è pari allo 0,4%. Molto lontano dall’1% auspicato dal governo. “La stima odierna, di cui si sottolinea la natura provvisoria, è la sintesi di una crescita del settore terziario, di una lieve contrazione del settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di una forte riduzione dell’industria. Dal lato degli impieghi si registra un apporto positivo della domanda nazionale al lordo delle scorte e un contributo negativo della componente estera netta”, ha evidenziato l’Istat nella sua sua nota di commento.

Rimbalza a sorpresa al Germania
Sorprende invece in positivo il dato arrivato dalla Germania, con il Pil che è cresciuto dello 0,2% contro un calo dello 0,1% atteso. La crescita del Pil – ha spiegato l’istituto di statistica – è dovuta alle misure del governo e alla spesa delle famiglie. L’istituto ha anche rivisto i dati del secondo trimestre, portandoli a una contrazione dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, rispetto al calo dello 0,1% riportato in precedenza.

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