Undici miliardi nel 2011, con l’obiettivo di arrivare a 13 miliardi nel corso di quest’anno. Sono queste le cifre dell’evasione fiscale ‘recuperata’ dall’Agenzia delle entrate, che, come dimostra ad esempio il caso discusso ma emblematico di Cortina, promette una lotta sempre piu’ ampia ed incisiva contro un fenomeno che vale in Italia centinaia di miliardi di euro.
IN TRE ANNI RECUPERATI 35 MLD: E’ questo, secondo il direttore generale, Attilio Befera, il risultato del lavoro dell’Agenzia. Da gennaio a novembre 2011 la lotta all’evasione ha portato nelle casse dello Stato 10 miliardi di euro che, in base alle stime, dovrebbero essere saliti a 11 nell’intero anno. ”Il problema – ha sottolineato recentemente Befera – e’ non mollare mai”.
EVASIONE PER 120 MLD: A tanto ammonta, secondo le Entrate, quella che Monti ha definito la ”parte importante di ricchezza che fugge alla tassazione, accrescendo cosi’ la pressione tributaria su chi non puo’ sottrarsi al fisco”.
SOMMERSO IL 17% DEL PIL: Secondo i dati del Rapporto del gruppo di lavoro sull’economia non osservata, guidato dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, l’intera economia sommersa, compreso il mondo del lavoro nero, vale in Italia 275 miliardi all’anno, quasi un quinto della ricchezza complessivamente prodotta dal Paese. Nel 2008 l’incidenza sul pil e’ stata tra il 16,3% e il 17,5%. Si stima che ci sia il 30% di evasione in agricoltura, il 21% nei servizi e il 12% nell’industria. In alcuni settori, come il turismo, si arriva pero’ al 50%.