Federmeccanica-Fim Cisl e Uilm hanno siglato il contratto nazionale dei metalmeccanici per il periodo 2013-2015. L’aumento salariale è di 130 euro nel triennio. E’ il secondo accordo separato, senza la Fiom-Cgil, già non firmataria del contratto nel 2009.

‘Valutiamo positivamente le primarie, un fatto democratico, e a Bersani chiediamo che la democrazia venga portata anche nelle fabbriche”: è l’appello del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che partecipa a alla manifestazione dei metalmeccanici di Milano. Secondo il sindacalista, il candidato premier del centrosinistra “si deve impegnare a a fare una legge sulla rappresentanza per dare diritti a chi lavoro”. ”La contraddizione – ha proseguito Landini e’ che i metalmeccanici che hanno votato alle primarie non hanno diritto di votare per il loro contratto”. Dato che Fim-Cisl e Uilm -Uil, che firmeranno con ogni probabilita’ oggi l’accordo separato per il nuovo contratto di lavoro non intendono procedere con un referendum tra tutti i lavoratori ma limitarlo solo agli iscritti. ”Federmeccanica – ha aggiunto Landini – sta usando questa crisi per cancellare tutti i diritti e Bersani ha un’occasione precisa e immediata se vuole davvero cambiare le cose come ha detto”.

”Torniamo in piazza per il lavoro, dove siamo di fronte alla cancellazione del contratto nazionale confermata dall’accordo separato sulla produttivita’ come strada per uscire dalla crisi, e per la democrazia, perche’ tutte queste cose avvengono evitando che i lavoratori si esprimano con il voto”. Il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, intervistato dall’Unita’, spiega cosi’ le ragioni dello sciopero dei metalmeccanici che si terra’, a seconda delle regioni, il 5 o il 6 dicembre. Landini dice no a ”un allargamento del modello Fiat a tutto il settore metalmeccanico, con un abbassamento dei minimi contrattuali, del ruolo delle Rsu, con la messa in discussione del diritto alla salute tramite il non pagamento dei primi tre giorni di malattia. La cosa grave – spiega – e’ che la piattaforma di questo accordo l’ha presentata Federmeccanica e gli altri sindacati l’hanno avallata. Faremo di tutto, sia sul piano contrattuale che giuridico, perche’ possa essere bloccato”. ”Le imprese stanno utilizzando la crisi per portare a casa il piu’ possibile su salari e diritti”, rimarca Landini.

”E’ una visione miope, perche’ uscire dalla crisi in questo modo rendera’ ancora piu’ difficile la ricostruzione del Paese” La Fiom-Cgil, sta ”sempre dalla parte della difesa del lavoro, della salute e degli investimenti”. E’ quanto ha affermato il segretario generale della Fiom Landini rispondendo a una domanda sull’Ilva nel corso della manifestazione dei metalmeccanici a Milano. Secondo Landini il problema non e’ da che parte stare ma che gli investimenti vengano fatti, perche’ abbiamo bisogno che la siderurgia resti in Italia.

 

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