Le piazze Usa hanno esordito con un rimbalzo, poi ridimensionato (intorno alle 18.20 Dow +0,58% e Nasdaq +0,25%), in assenza di dati macro negativi (l’unico dato Usa della giornata, l’indice dell’attivita’ nazionale della Fed di Chicago a luglio, e’ risultato meno negativo del previsto), grazie ai bassi prezzi dei titoli e in attesa dell’incontro di venerdi’ prossimo a Jackson Hole, nel Wyoming, in cui il presidente della Fed Ben Bernanke terra’ un discorso molto atteso. “Un anno fa in questa conferenza – ricorda Colin Cieszynski di Cmc Markets Canada – la Fed inizio’ il processo verso il Qe2 (la seconda fase dell’alleggerimento quantitativo, ndr) e molti sembrano sperare in un bis quest’anno”. Secondo gli analisti di Socie’te’ Ge’ne’rale, comunque, chi spera che Bernanke si impegni per il Qe3 a Jackson Hole e’ destinato probabilmente a rimanere “deluso”. “I trader – aggiunge ancora Cieszynski – potrebbero notare che piu’ i mercati saliranno questa settimana in attesa del Qe3, piu’ vulnerabili diventeranno se non dovessero ottenere cio’ che vogliono”.
Ad aiutare le piazze euroamericane, e piazza Affari in particolare, sono anche le notizie dalla Libia, dove i leader dei ribelli oggi hanno proclamato la presa di Tripoli. Le notizie dal Nordafrica spingono al rialzo Eni, oggi miglior titolo del Ftse Mib, e Ansaldo Sts, che aveva rivisto al ribasso le stime per via dell’impatto del conflitto. Da segnalare pero’ il mancato rimbalzo dei big del credito: Intesa SanPaolo, la prima banca italiana, dopo aver ceduto nella scorsa ottava il 9,2% oggi chiude in fondo al paniere principale di piazza Affari. A fine giornata il Ftse Mib chiude sotto quota 15mila punti, superata nel corso della giornata (massimo infraday 15.237,52), a 14.861,64 (+1,78%). L’All Share segna 15.697,82 punti (+1,84%). Scambi per 2 mld di euro di controvalore, dai 2,68 mld di venerdi’ scorso. Positive quasi tutte le piazze europee, con l’eccezione di Francoforte, che cade nel finale. A Madrid Ibex 8.293,9 (+1,87%); a Lisbona Psi 20 6.104,63 (+1,53%); a Parigi Cac 3.051,36 (+1,14%). A Londra Ftse 100 5.095,30 (+1,08%); a Bruxelles Bel 20 2.140,05 (+1,01%); a Zurigo Smi 5.144,02 (+0,99%); ad Amsterdam Aex 276,37 (+0,81%). In calo Francoforte, con il Dax a 5.473,78 (-0,11%). L’oro continua a guadagnare terreno, con il fixing pomeridiano a Londra a 1.877,5 dollari l’oncia (+1,60%). Sui mercati valutari l’euro e’ poco variato nel cambio con il biglietto verde (euro/dollaro a 1,4385-6 intorno alle 18,11). Il future sul Wti, il greggio americano di riferimento, con consegna ad ottobre guadagna lo 0,49% alle 18.19 a 82,81 dollari il barile.
In tutta l’Europa gli operatori restano cauti sulle banche: SocGen, che la scorsa settimana e’ stata venduta a piene mani su voci incontrollate relative a presunti problemi di liquidita’ (la cui genesi e’ stata ricostruita dall’Economist venerdi’ scorso), guadagna solo lo 0,93%. Male Credit Agricole (-1,63%), Bnp Paribas (-0,09%). Deutsche Bank -0,92%, Commerzbank -0,26%. Meglio fanno Santander (+0,80%) e Bbva (+1,16%). A Londra Barclays -1,48%. A Milano bene oil and gas (+5,21% l’indice settoriale italiano Ftse Italia All Share Oil & Gas), tlc (+4,11%), assicurazioni (+2,34%). Calano, invece, l’auto (-2,05%), tecnologici (-1,13%), beni di consumo (-0,39%), banche (-0,35%), che falliscono il rimbalzo per via dei due big. Oggi lo spread fra il Bund tedesco si attesta a 286,02 punti, in risalita dall’apertura (282,8 punti). Tra i titoli principali svetta il rimbalzo di Eni (+6,33% a 13,27 euro), che aveva ceduto il 4,8% nella scorsa ottava e che ha sempre avuto interessi rilevanti in Libia. Molto bene, anch’essa grazie alle notizie da Tripoli, Ansaldo Sts (+5,03% a 5,955 euro), che aveva ceduto il 4,95% la settimana scorsa. Prosegue nel suo recupero (+1,4% nella scorsa ottava) Bpm, che chiude a 1,655 euro (+4,61%).
Bene Telecom Italia (+4,17% a 0,8365 euro), A2A (+3,58%) a 0,9255 euro). Male Intesa SanPaolo, che chiude a 1,102 euro (-2,65%) e anche Unicredit (-0,11% a 0,899 euro). Le incertezze sulle prospettive dell’economia impediscono ai titoli piu’ ciclici di rimbalzare, con Pirelli che cede il 2,49% a 5,09 euro e Fiat che perde ancora terreno (-20% la settimana scorsa) a 4,048 euro (-2,32%). Cedono anche Fonsai (-2,30% a 1,443 euro) e Parmalat (-1,82% a 1,591 euro). Generali, che aveva retto bene la settimana scorsa (-0,59%) guadagna il 2,56% a 12,02 euro. Positiva, sul resto del listino, anche Unipol (+0,99% a 0,337 euro). Oggi maxi performance per Maire Tecnimont, miglior titolo dell’intero listino a +16,62% (0,898 euro il riferimento). Male Toscana Finanza (-7,64% a 1,524 euro).