Lo spread tra il btp e il bund tedesco archivia la seduta di oggi al record storico di 497 punti base. Record anche per il rendimento del decennale che vola al 6,77%. Chiusura in rialzo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, pur frenando sul finale di seduta, ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,74% a 15.664 punti.
Col Btp decennale, registrano livelli mai visti dall’introduzione dell’euro anche i rendimenti dei titoli di Stato a cinque e a due anni. Sul mercato secondario l’interesse del Btp quinquennale e’ volato al 6,87%, mentre il titolo biennale paga il 6,38%. Lo spread tra il btp e il bund ha raggiunto i 500 punti base sulla piattaforma utilizzata da Thomson-Reuters mentre e’ arrivato a 497 su quella usata da Bloomberg. La piattaforma e’ un sistema tecnico su cui vengono scambiati elettronicamente i titoli di Stato dagli intermediari finanziari abilitati. I dati segnalati da Thomson-Reuters e Bloomberg sono poi utilizzati comunemente da analisti e istituzioni internazionali per statistiche e analisi. Livelli sempre piu’ prossimi alla fatidica soglia del ”7%” che ha costretto i governi di Grecia, Irlanda e Portogallo a chiedere il soccorso dell’Europa.
Anche le borse europee, dopo una seduta in gran parte al galoppo, hanno tirato il freno sotto il peso degli interrogativi che circondano il destino di Berlusconi, uscito senza una maggioranza assoluta dal voto parlamentare sul rendiconto dello Stato. Milano, in rialzo del 3% poco prima del voto, ha lasciato sul terreno gran parte dei rialzi chiudendo con il Ftse Mib fermo a un modesto +0,74%. Stesso discorso per gli altri listini europei che hanno archiviato la giornata in calando, spinti dal nervosismo di Wall Street per la nebbia che avvolge il governo del nostro Paese. Se Parigi e Londra hanno guadagnato l’1% e l’1,2%, Francoforte si e’ sgonfiata fino a un magro +0,5%. Gli effetti del voto alla Camera si sono dispiegati anche sull’euro che, dopo essere salito a 1,384 sul dollaro, ha ripiegato a 1,376 sulla valuta americana, sotto il peso delle incognite che aleggiano sull’Italia.