Oltre 2 milioni di famiglie (una su dieci) non hanno oggi reddito a sufficienza neanche per l’indispensabile a vivere, mentre il 45 per cento riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine su “La percezione della crisi e il Made in Italy” realizzata da Coldiretti-Ixe’ a ottobre 2013, e illustrata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio.
Dal rapporto emerge anche che sette italiani su dieci hanno paura di perdere il lavoro e che il 53 per cento teme di non riuscire ad avere un reddito sufficiente per mantenere la propria famiglia. Secondo la Coldiretti, per piu’ di una famiglia italiana su quattro (22 per cento) sara’ un autunno difficile e caratterizzato da grossi sacrifici economici. Gli italiani avvertono psicologicamente il peso della crisi e oltre uno su tre (35 per cento) si dichiara pessimista per il futuro e pensa che la situazione peggiorera’. “Emerge una forte preoccupazione e un senso di rassegnazione nei confronti sia della situazione generale del Paese che di quella personale in cui c’e’ bisogno di avere fiducia nel futuro – ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini -. I pericoli che si intravedono sono molto pragmatici come il lavoro e il reddito e poco ideologici come l’immigrazione, citata solo dal 7 per cento degli italiani”. Altro dato allarmante e’ che il 16 per cento degli italiani conosce personalmente qualcuno che per indigenza e’ stato costretto a rubare nel 2013 e tra questi ben due su tre (66 per cento) hanno sottratto prodotti alimentari e il 22 per cento oggetti per i propri figli. Se il 42 per cento degli italiani vive senza affanni, quasi la meta’ (45 per cento) riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi. In questa situazione la famiglia – continua Coldiretti – e’ la principale fonte di welfare. Il 37 per cento degli italiani e’ stato costretto infatti a chiedere aiuto economico per arrivare alla fine del mese ai genitori, il 14 per cento a parenti e il 4 per cento addirittura ai figli. Solo il 14 per cento si e’ rivolto a finanziarie o banche mentre l’8 per cento agli amici. Spesso considerata superata, la struttura della famiglia italiana si sta dimostrando, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficolta’ della crisi moltissimi cittadini. La solidarieta’ tra generazioni – conclude Coldiretti – e’ dunque un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come molti si ostinano ad affermare.