Bandiere e striscioni sotto la sede del call center Accenture a Palermo, dove i 320 lavoratori sono da questa mattina in sciopero. Al presidio organizzato da Cgil, Cisl Uil e Ugl sono presenti i rappresentanti sindacali della categoria delle telecomunicazioni.
Lo sciopero e’ stato indetto perche’ una commessa con l’Enel acquisita per Palermo e’ stata spostata al call center di Napoli con la perdita a Palermo di 40 postazioni di lavoro. ”Abbiamo indetto lo sciopero – dichiara il segretario della Slc-Cgil di Palermo Maurizio Rosso – perche’ al vertice di ieri in Prefettura non sono emerse novita’ rassicuranti sul piano industriale e sull’occupazione. Gia’ parla di delocalizzazioni, siamo preoccupati che anche per questo call center si spostino pezzi in altre parti del territorio”. ”I lavoratori temono che possano essere intaccate parti dello stipendio – prosegue il sindacalista – e i benefit come condizione posta per rimanere nell’azienda madre. Il rappresentante presente all’incontro ha confermato che il costo del lavoro e’ troppo caro, che c’e’ un esubero del 35 per cento di costi del personale. Hanno chiesto ancora tempo per decidere se avviare una partnership con un’altra azienda o dare corso a una politica di armonizzazione del costo del lavoro. Noi abbiamo risposto chiedendo di costruire assieme al sindacato un recinto di prospettive, di certezze, di regole”.