Nel primo trimestre del 2012 la spesa delle famiglie italiane è diminuita del 2,4% rispetto al primo trimestre del 2012 e dell’1% rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l’Istat diffondendo i dati sul Pil.Le famiglie italiane risparmiano su tutto. Per i beni durevoli il calo annuo è addirittura a due cifre (-11,8%).
Comprendono: auto, articoli di arredamento, elettrodomestici. Calano però anche gli acquisti di beni non durevoli (-2,3% in un anno) e il riferimento è innanzitutto per quelli alimentari ma anche per medicinali, detergenti, prodotti per la cura della persona, per fare alcuni esempi. Nell’ultimo anno dalle famiglie italiane sono stati acquistati anche meno servizi: -0,2% Gli italiani tirano la cinghia: nel primo trimestre del 2012 gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti dell’11,8%, quelli di beni non durevoli del 2,3% e gli acquisti dei servizi dello 0,2%. A diffondere i dati sulla spesa delle famiglie è l’Istat nel comunicato sul Pil. Il calo del pil “dipende in primo luogo dal crollo dei consumi, dovuto all’aumento dell’Iva e alle troppe tasse che hanno colpito gli italiani indipendentemente dalla loro capacità contributiva”. Lo afferma il Codacons commentando i dati Istat in una nota. Per l’associazione di consumatori “é da 10 anni, ossia dall’arrivo dell’euro nel 2002, che salari e pensioni non sono state salvaguardate dall’aumento del costo della vita e questo ha impoverito progressivamente le famiglie, prima costrette ad intaccare i risparmi e poi, finiti questi, a partire dal 2007, a ridurre i consumi, con effetti negativi sulla crescita del Paese. E ora, nel 2012, scendono addirittura gli acquisti obbligati come medicinali e alimentari”. “Le manovre hanno dato il colpo di grazia, peggiorando una situazione già drammatica”, conclude il Codacons. L’Imu tornerà ai Comuni a partire dal 2013, “in questo senso il governo ha preso un impegno preciso”. Lo ha annunciato il presidente dell’Anci Graziano Delrio al termine dell’incontro con il premier Monti a Palazzo Chigi.