I danni provocati dal sisma del 20 maggio alle eccellenze agroalimentari modenesi ha colpito duramente anche la produzione di aceto balsamico tradizionale Dop e di aceto balsamico Igp. Non solo quindi gravi perdite per le forme di Parmigiano Reggiano ma anche le acetaie di Modena sono state duramente danneggiate. Il Consorzio Aceto Balsamico di Modena infatti stima un impatto economico tra i 10 e i 15 milioni di euro.

In particolare, si segnalano importanti perdite economiche dovute alla dispersione del prodotto e al danneggiamento di impianti e strutture produttive. A nord di Modena, laddove il sisma si e’ sentito di piu’, sono situati una decina di produttori di Aceto Balsamico di Modena Igp, tra cui tre fra le piu’ grandi realta’ produttive, e moltissime acetaie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop. Moltissime ‘batterie’ , le file ordinate di piccole botti di dimensione decrescente in cui il prodotto fermenta per almeno 12 lunghi anni, sono state sconvolte o rovesciate. La frequenza delle oscillazioni ha spostato le cerchiature metalliche che permettono alle doghe di legno di contenere il prodotto, e si sono verificate numerosissime perdite di prezioso liquido, il cui valore di mercato oscilla dal 500 ai 1500 euro per litro. A poco e’ valso il pronto intervento dei titolari di queste aziende, reso difficile dal fatto che le acetaie sono ospitate nelle soffitte di case antiche, quelle piu’ soggette a danni e crepe. In quanto all’Aceto Balsamico di Modena Igp, alcuni grandi tini hanno subito seri danni, con perdite anche ingenti di prodotto che superano i 100mila litri, rese meno onerose dal piu’ contenuto valore del prodotto (dai 4 ai 20 euro/litro), crolli di coperture con il danneggiamento dei prodotti finiti, di macchinari ed attrezzature sotto di essi ospitati.

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