Manifestazione questa mattina a Napoli davanti alla sede della Regione Campania, organizzata dalla funzione pubblica Cisl della Campania e di Napoli e dalla Fials, per chiedere al governo di palazzo Santa Lucia che venga scongiurato il rischio di 41 licenziamenti all’interno del gruppo Serapide, che si occupa di assistenza ai malati con problemi psichiatrici, autistici e riabilitativi. «Ottanta pazienti fragili – ha affermato il leader regionale della Fp Cisl, Lorenzo Medici – sono stati scaricati dalla asl Napoli 2 Nord che ha chiuso le strutture che li ospitavano e non offrendo alcuna alternativa di cura. Quanto sta accadendo è sintomatico di come viene gestita la sanità in Campania, dove la parola programmazione è gravemente assente. Lasciare senza continuità assistenziale malati psichiatrici, denota un vero cinismo istituzionale che lascia le famiglie coinvolte nello sgomento». «Per non parlare – ha aggiunto Medici – dei 41 licenziamenti generati e sicuramente evitabili con una gestione più attenta. Il Direttore Amministrativo dell’asl Napoli 2 Nord, dottor Balivo, sembra più impegnato a stigmatizzare i sindacalisti della Cisl per aver protestato in occasione della presenza del presidente De Luca all’ospedale Santa Maria delle Grazie che a trovare soluzioni. È giusto il caso di ricordare che l’area della riabilitazione in Campania è affidata quasi in regime di monopolio, per l’80 per cento, in mano ai privati che fatturano 800 milioni di euro». «La Cisl da tempo – ha concluso Medici – invoca una reinternalizzazione dei servizi per garantire una gestione pubblica che impedisca di usare lavoratori e pazienti come scudi umani nella guerra continua tra l’asl e gli imprenditori del settore a colpi di carta bollata che nulla hanno a che vedere con il diritto alla salute. La Cisl eserciterà ogni azione utile per tutelare i lavoratori e il diritto alla salute di questi pazienti».

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