Reddito e composizione del nucleo famigliare. Cambia il meccanismo per avere al pieno le detrazioni fiscali, comprese quelle più diffuse come lo sconto sugli interessi per i mutui e la spesa sanitaria. L’escamotage trovato dal governo per raccogliere risorse destinate alla Manovra, mantenendo – solo nella forma – l’impegno a non aumentare le tasse passa da una riduzione degli sconti fiscali. Il taglio complessivo, circa un miliardo si scaricherà soprattutto su single, coppie e pensionati. Ecco chi ci rimette con le tre fasce. Le norme in via di perfezionamento prevederanno un tetto complessivo alle spese detraibili dell’ 8% (sul totale del proprio reddito) per i redditi fino a 50mila euro, del 6% per i redditi da 50mila a 100mila euro, del 4% oltre i 100mila euro. Poi entrerà in gioco l’abbozzo di “quoziente famigliare”: l’importo massimo salirà nella stessa fascia di reddito a 8mila euro per i nuclei con tre o più figli. Lo stesso discorso varrà anche per le fasce di reddito superiori. A questo si aggiunge poi la permanenza dell’attuale meccanismo in vigore già dal 2020 che porta gli oneri detraibili al 19% ad assottigliarsi progressivamente a partire da 120mila euro di reddito fino ad azzerarsi a 240mila euro. Il risultato è che ad esempio nella prima fascia di reddito fino a 50mila euro il limite massimo delle spese detraibili sarà di 4mila euro in caso di un contribuente single, mentre fino ad oggi non era previsto alcun detto alle detrazioni, posto di avere un reddito sufficiente e quindi relative imposte da pagare sufficienti a compensare le detrazioni. Nel calcolo del tetto rapportato al reddito entreranno tutti gli oneri detraibili comprese le spese per la casa compresi i vari bonus ristrutturazioni. In tutti i casi però il nuovo limite si applicherà solo alle nuove spese, ossia a quelle effettuate a partire dal 2025. Non ci sarà retroattività sulle rate di spese effettuate nel passato. Quindi, ad esempio, i bonifici per una manutenzione straordinaria o una ristrutturazione pagati nel 2024 seguiranno il loro corso regolare di detrazione al 50% spalmata su dieci anni che non entrerà nel nuovo tetto massimo delle spese detraibili in base al reddito. Lo stesso vale, a meno di un chiarimento in senso contrario da parte del governo, anche per le detrazioni degli interessi passivi sui mutui. Un aspetto che tutela il legittimo affidamento ma che allo stesso tempo obbligherà a conteggi sul doppio binario per le detrazioni.