Apple fa dietrofront e ritorna ‘green’. Dopo l’annuncio a sorpresa di qualche giorno fa dell’uscita dall’Epeat (Electronic Product Environmental Assessment Tool) l’ente governativo statunitense che mette il bollino verde ai prodotti come pc e monitor – che aveva provocato anche una minaccia di boicottaggio da parte del comune di San Francisco -, Cupertino torna sui suoi passi spiegando che la decisione di interrompere la partecipazione “é stato un errore”.

A pesare sul dietrofront, molto probabilmente, la presa di posizione di enti pubblici, scuole e proprio del comune di San Francisco che avevano minacciato di interrompere la fornitura dei prodotti tecnologici della Mela. Alle autorità della città californiana non era andato proprio giù il fatto che la Apple avesse dedico di non volersi più sottoporre alle verifiche di impatto ambientale dei suoi impianti e dei suoi prodotti. Verifiche necessarie per ottenere una sorta di ‘bollino verde’ che mette al corrente i consumatori sullo standard ecologico Mac e iPhone. “Abbiamo percepito la delusione di clienti fedeli e ci siamo resi conto che è stato un errore”, ha scritto Bob Mansfield, vice presidente senior della sezione hardware engineering, in una lettera sul sito dell’azienda. “La comunità scientifica del governo degli Stati Uniti è grande utilizzatrice di Apple”, ha spiegato l’ad di Epeat Robert Frisbee aggiungendo che sarà stata “particolarmente influente” nel convincere Cupertino a tornare sui suoi passi. Per altro, nell’ultimo anno, Apple aveva molto propagandato le proprie credenziali verdi annunciando anche un’iniziativa per l’uso di fonti energetiche più pulite per le sue aziende di raccolta dati in North Carolina.

 

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