A Instagram non piacciono i doppioni, nella sostanza e nemmeno nel nome. La popolare applicazione per condividere foto e di recente anche video, acquistata lo scorso anno da Facebook per oltre un miliardo di dollari, ha aggiornato la sua politica di marchio e ha deciso di ‘vietare’ ad altre applicazioni – anche se fanno riferimento o portano clic ad essa – di chiamarsi con parti del suo nome, ovvero di avere ‘insta’ o ‘gram’ nel loro brand.

Instagram ha gia’ cominciato a inoltrare la richiesta del cambio di nome via mail ad applicazioni come Luxogram, Statigram, Webstagram, Instagallery. In alcuni casi, come nel caso di Statigram – che fa delle statistiche del proprio account Instagram – si tratta di programmi in simbiosi con l’app ‘madre’, nel senso che danno agli utenti Instagram delle funzioni aggiuntive. ”Apprezziamo il vostro interesse nello sviluppo di prodotti che aiutano le persone a condividere con Instagram – si legge in una delle mail inviate, riportata da TechCrunch -. Incoraggiamo gli sviluppatori a realizzare app con Instagram ma non possiamo permettere che altre applicazioni sembrino la Instagram ‘ufficiale”’ o che sembrino programmi da noi direttamente ”sponsorizzati”. Di qui la richiesta di modificare nome e logo, in un ”ragionevole” lasso di tempo.

 

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