Continua in Iran il braccio di ferro fra autorita’ e mercato libero sul valore del dollaro nei confronti del Rial in piena crisi: nonostante esortazioni a vendere il biglietto verde a quotazioni basse, come nei giorni scorsi anche oggi molti uffici di cambio non vendono valuta pregiata con l’evidente obiettivo di evitare il consolidamento di perdite causate dalle quotazioni record delle scorse settimane.

Dei principali siti internet iraniani che forniscono le quotazioni del dollaro, solo uno stamattina indicava un rapporto di cambio col biglietto verde (28.500 Rial) e due uffici di cambio contattati dall’ANSA a Teheran non vendevano dollari. Il Centro di cambio ufficiale cui possono accedere solo gli importatori oggi operava con un rapporto di 25.650 Rial per dollaro, riferisce l’agenzia Isna: una quota nettamente inferiore ai 37.500 Rial (con picchi di 40 mila) registrati martedi’ scorso, prima che si interrompessero le quotazioni applicate al pubblico. Le autorita’ stanno cercando di arginare il deprezzamento del Rial che, con i suoi effetti inflattivi, tra martedi’ e mercoledi’ ha innescato disordini e serrate di bazar a Teheran e almeno altre tre grandi citta’ dell’Iran. Ma e’ evidente che gli operatori di cambio che hanno acquistato dollari alle quotazioni record degli ultimi giorni ora hanno problemi a trattare prezzi inferiori indicati ieri dall’Associazione degli uffici di cambio e ancorati al valore di riferimento del Centro ufficiale

 

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