Campagne sott’acqua, con migliaia di aziende con i terreni allagati dalla violente precipitazioni che hanno provocato anche esondazioni di numerosi corsi d’acqua, mentre nelle montagne del Veneto sono mobilitati i trattori per togliere la neve e liberare dall’isolamento case ed imprese. E’ quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti, che chiede di avviare le procedure per verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nei territori colpiti.

L’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia, spiega Coldiretti, ha provocato l’allagamento di ettari ed ettari di terreni già seminati a grano che non sopravvivranno perché l’acqua provoca l’asfissia radicale con una sorta di “soffocamento” e la conseguente perdita del prossimo raccolto. Allagamenti si registrano un po’ in tutte le aree interessate dalle perturbazioni con coltivazioni di ortaggi invernali come broccoli e cavolfiori andate perdute, pregiati vigneti sommersi e greggi di pecore al pascolo in difficoltà, ma l’acqua ha invaso serre e magazzini e colpito anche attrezzature e macchine agricole. Nelle montagne del Veneto, nel Bellunese e ad Asiago, i trattori degli agricoltori della Coldiretti sono mobilitati per togliere la neve dalle strade e distribuire il sale contro il pericolo del gelo per evitare l’isolamento di aziende, case e centri abitati soprattutto nelle aree più impervie interne e montane. A preoccupare per le la pioggia incessante – continua la Coldiretti – sono anche le frane e gli smottamenti sulle strade secondarie, che impediscono la circolazione per rifornire le stalle con foraggi e mangimi necessari all’alimentazione degli animali. Le strutture della Coldiretti sono impegnata nel monitoraggio delle richieste di assistenza e nella valutazione dei danni.

 

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