In Campania la crisi ha colpito a fondo anche il comparto agricolo. Il Centro Studi dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Salerno, sulla base dei dati contenuti nel primo report reso noto nei giorni scorsi da “AgrOsserva”, l’Osservatorio Ismea-Unioncamere dedicato alla congiuntura del settore agroalimentare, evidenzia che al 30 settembre del 2013 lo stock complessivo ammonta a 65.236 imprese con una percentuale di incidenza del settore sul totale pari all’11,6% e con un saldo che ammonta a -2.873 imprese (-4,2%). A livello nazionale la media in percentuale è del -4,0% (Sud ed Isole -3,6%).
Ancora più chiaro il senso di una netta diminuzione dei soggetti operanti nel settore in Campania, se si prende in considerazione il periodo 2013/2009: -12,5% (saldo nazionale -10,8%; saldo Sud ed Isole 11,6%). Molto massiccia la presenza di aziende al femminile in Campania nel settore agricolo: al 30 settembre dello scorso anno risultano attive 24.128 imprese “rosa”, la cui percentuale di incidenza sullo stock totale è pari al 37%. Si tratta di una delle percentuali tra le più alte in Italia (solo Molise e Liguria risultano più avanti, ma con numeri assoluti più contenuti). La media italiana dell’incidenza delle imprese femminili sullo stock totale è pari al 29,3% (Sud ed Isole: 31,8%). Sul cal delle imprese campane, oltre alla crisi, incide sicuramente anche la piaga di Terra dei fuochi.