”Suddividere e disperdere le risorse in mille rivoli è un errore già commesso che non solo non possiamo permetterci ma che soprattutto rischia di rendere irraggiungibili quegli obiettivi già delineati per le aree di crisi industriale”. É quanto affermano i vertici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl a proposito delle risorse previste di 150 milioni di euro per le cinque aree colpite dalla crisi industriale di Airola, Acerra, Castellammare, Avellino e Caserta.
”Insieme all’Unione degli Industriali di Napoli abbiamo avuto modo di comunicare alla Regione le priorità di questo nuovo bando – spiegano – come quello di privilegiare gli interventi di qualità senza disperdere risorse, a partire dall’area di Castellammare; puntare su investimenti sostanziosi e ben definiti e soprattutto circoscrivere le risorse ai soli territori a cui sono stati destinati, visto che aspettano da anni risposte al fenomeno della deindustrializzazione attraverso nuovi investimenti di qualità e di quantità, oltre che per poter introdurre nuovamente nel mondo del lavoro i lavoratori espulsi dalle aree produttive smantellate”. ”Siamo consapevoli che esistono altre aree in cui la crisi economica e industriale ha fatto sentire i suoi effetti – concludono – ma senza disperdere risorse ed energie, sarebbe più responsabile e lungimirante esigere altre risorse e strumenti”.