Saranno spesi circa 150 milioni di euro per l’acquisti di piante e fiori da portare al cimitero come dono ai defunti in occasione della giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, sottolineando che il crisantemo è sempre stato il fiore di questa occasione. Per mantenere vivo il ricordo più a lungo si consiglia di cambiare l’acqua nei vasi ogni due o tre giorni e di tagliare il gambo dei fiori cogliendo, se possibile, l’occasione di ripetere la visita di commemorazione.
Cosi a margine dell’incontro tenuto questa mattina tra il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura già Delegato del Presidente della Provincia di Napoli per il settore Agricolo, Rosario Lopa, con alcuni operatori del comparto. Contro i rincari dei crisantemi, le istituzioni vigilino sul controllo dei prezzi. L’esponente dell’Agricoltura , sottolinea che per i crisantemi standard i prezzi variano da 0,50- 0,80 euro per i singoli steli, mentre per le varietà più pregiate, come i Turner, si va da 2,20 a 2,50 euro. E’ auspicabile, che i consumatori facciano, per il futuro, acquisti consapevoli, cercando di evitare quegli speculatori che approfittano della commemorazione dei defunti è garantire i commercianti onesti. In Italia il crisantemo nelle sue diverse forme (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) e colori (giallo, bianco, fucsia) è coltivato in diverse aree del Paese, e tra le regioni di maggior produzione c’è anche la Campania. Il crisantemo o fiore d’oro (dal greco chryso’s (oro) e a’nthemon (fiore) viene coltivato in Cina ben cinque secoli prima di Cristo. In Europa, i primi crisantemi furono diffusi alla fine del 1700, prima in Francia, poi in Italia, e in Inghilterra. In principio era una vera rarità esotica, ma col tempo se ne diffuse la coltivazione casalinga. Se in Italia il crisantemo ci ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e il principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo della vita, della forza d’animo e della pace.