Primi effetti della campagna sulla terra dei fuochi. Pomì, nota marca di conserve, ha lanciato una campagna che chiarire che i propri prodotti vengono realizzati soltanto con prodotti provenienti dal nord Italia. Un manifesto e precisazioni che stanno scatenando un vespaio di polemiche sul web.
L’annuncio con un post sulla propria pagina facebook e il proprio sito ufficiale. Sul popolare social network si legge: I recenti scandali di carattere etico/ambientale che coinvolgo produttori ed operatori nel mondo dell’industria conserviera stanno muovendo l’opinione pubblica, generando disorientamento nei consumatori verso questa categoria merceologica. Il Consorzio Casalasco del Pomodoro e il brand Pomì sono da sempre contrari e totalmente estranei a pratiche simili, privilegiando una comunicazione chiara e diretta con il consumatore. Per questo motivo l’azienda comunicherà sui principali quotidiani nazionali e locali, ribadendo i suoi valori e la sua posizione in questa vicenda. Si tratta di un atto dovuto non soltanto nei confronti dei consumatori, ma anche nel rispetto delle aziende agricole socie, del personale dipendente e di tuti gli stakeholders che da sempre collaborano per ottenere la massima qualità nel rispetto delle persone e dell’ambiente”.
Ancora più esplicito un post sul sito ufficiale datato 4 novembre: “Il nostro pomodoro proviene dalle aziende agricole associate nel Consorzio Casalasco del Pomodoro la cui sede è in Provincia di Cremona. Il Consorzio Casalasco del Pomodoro confeziona e commercializza solo il pomodoro fresco dei propri soci; NON ACQUISTA POMODORO FRESCO O LAVORATO NE’ IN ITALIA NE’ ALL’ESTERO. Gli stabilimenti di confezionamento sono situati tra la provincia di Cremona e di Parma e le aziende Agricole sono limitrofe agli stabilimenti con una distanza media di 42 km. Il 95% percento del nostro pomodoro è coltivato tra la Lombardia e l’Emilia Romagna; il restante nelle due regioni limitrofe. Nell’immagine accanto si può trovare la ripartizione delle azienda agricole per singola regione. Per essere vicini e trasparenti coi nostri consumatori, offriamo un servizio in più, unico nel nostro mondo. Se hai acquistato una confezione di prodotto POMI’, sul retro della troverai riportato un logo: “POMITRACE”. Ebbene collegandosi proprio al sito www.pomitrace.it o al sito www.pomionline.it con pochi gesti potrai visualizzare addirittura il nome e la localizzazione delle aziende agricole che hanno coltivato il pomodoro fresco contenuto nel lotto acquistato”.
Una scelta di trasparenza che su facebook è stata accolta da alcuni commenti molto critici che accusano il marchio di denigrare il meridione e c’è anche chi propone campagne di boicottaggio rivendicando che le aree del nord Italia sono comunque inquinate.