NAPOLI – La triste vicenda della crisi del parco dei divertimenti di Edenlandia e dello Zoo di Napoli sembra non trovare mai fine. Ad oggi la situazione è questa: il Comune con uno stanziamento economico deliberato nei giorni scorsi ha salvaguardato gli animali e preservato solo alcuni lavoratori – una decina in tutto, che erano in campo all’esercizio provvisorio dello Zoo – assegnati alla cura degli animali stessi. Restano però senza stipendio e sospesi dal lavoro e dall’efficacia giuridica dei contratti i restanti sessanta lavoratori in capo all’Edenlandia che da oltre tre mesi sono senza retribuzione e soprattutto senza una prospettiva.

“Non vediamo uno spiraglio che ci consenta di sperare di poter uscire dalla nebbia – afferma infatti Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom Campania, l’organizzazione sindacale che maggiormente si è battuta in tutta questa vicenda per trovare, di concerto con il Comune la Regione e l’Ente Mostra, una soluzione alla crisi  –  e siamo seriamente preoccupati perché ormai i lavoratori di Edenlandia sono alla canna del gas”.

 

La situazione infatti è paradossale e grave, ed è lo stesso Taglialatela a spiegarcene i motivi: “l’attivazione con la Regione della cassa integrazione in deroga non può bastare da sola, poiché sarà esigibile non prima di quattro mesi in forma retroattiva dal 20 Marzo scorso. Nel contempo, il contributo del Comune deve essere utilizzato, in quota parte, anche per i lavoratori di Edenlandia. Nei mesi scorsi con i soldi delle retribuzioni dei lavoratori del Parco giochi si è garantita la sopravvivenza degli animali dello Zoo. Adesso, si deve pensare di destinare quota parte di questi stanziamenti del Comune anche per la sopravvivenza dei lavoratori e delle loro famiglie, nell’attesa che l’Amministrazione cittadina ripensi a cosa fare nell’immediato per attrarre altri investitori con la stesura e successiva pubblicazione di un nuovo bando di interesse internazionale. Per questo – prosegue il segretario Uil – il Comune, che in tutta questa vicenda non si è mai tirato indietro ma è sempre stato dalla parte dei lavoratori, deve ora accelerare la delibera del consiglio comunale per rendere le aree di Edenlandia bene comune e risolvere la questione degli abusi edilizi. Questa ultima condizione ha reso impraticabile l’acquisto da parte dell’unico imprenditore disponibile, che si è poi ritirato. E’ giunto il momento di rimuovere ogni ostacolo per prevedere la consegna del Parco e dell’attiguo giardino zoologico pulito dal punto di vista di incombenze legali o amministrative e non soggetto a vincoli di alcun genere. Si intervenga prima che sia troppo tardi – tuona Taglialatela – altrimenti – ed è questa la prospettiva che il sindacato vuole scongiurare – l’asta andrà deserta come la prima volta, nessuno avanzerà offerte alla curatela neanche al di fuori del bando come aveva fatto la Brainspark e il destino dei lavoratori sarà segnato”.

Intanto la Uilcom Campania ha inoltrato stamattina al Vice Sindaco Tommaso Sodano una richiesta di incontro urgente per affrontare in sede di confronto sindacale la delicata vicenda e conoscere le prossime mosse che il Comune, anche alla luce di quanto richiesto, intenderà mettere in campo già dalle prossime ore.

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