”Quello che si avvicina sarà per noi lavoratori di Nola e per le nostre famiglie, un vero e proprio venerdì di passione”. E’ quanto sostengono dal coordinamento di lavoratori di Fim, Uilm, Fismic e Ugl del reparto logistico Fiat di Nola (Napoli), da cinque anni in cassa integrazione, in scadenza il prossimo luglio. Gli operai chiedono ”una possibilità per dimostrare di avere tutte le carte in regola riguardo a capacità, serietà e voglia di mettersi in discussione”. ”L’abbiamo invocata in tutti i modi – sostengono – chiediamo solo che si concretizzi, come prevedono gli accordi, una missione produttiva per dimostrare di non essere quelli che qualcuno ha voluto sostenere negli anni. Per questi ed altri motivi, come più volte ribadito, auspichiamo che l’appuntamento di maggio a Detroit, oltre ad essere una straordinaria conferma della presenza Fiat in Italia, possa essere lo spunto per ricercare una via di lavoro per chi non cerca altro che lavoro. L’unica via che potrà farci risorgere come uomini e come padri di famiglia. E per la quale saremmo pronti a tutto. L’Ad Sergio Marchionne dovrebbe, coerentemente con quanto dichiarato in più occasioni, saper cogliere l’essenza del nostro appello”. Le tute blu, preoccupate per il proprio futuro occupazionale, ricordano che ”diversamente dai colleghi di Pomigliano, nessuno dei lavoratori di Nola ha potuto beneficiare dei provvedimenti adottati per alleggerire il dramma della mancanza di lavoro”. ”I contratti di solidarietà – aggiungono – come del resto tutte le opportunità scaturite dal piano Fiat, continuano a rimanere beneficio esclusivo dei 4500 che sono in fabbrica. Nonostante tutto, noi lavoratori di Nola, come i colleghi di Pomigliano e in alcuni casi anche di più, continuiamo a lottare per costruire prospettive di lavoro, attraverso una cultura di Gruppo e di attaccamento agli obiettivi produttivi. Servivano solo le giuste condizioni. Le stesse avute dai colleghi di Pomigliano che stanno lavorando, dei quali, con tutta franchezza, non ci sentiamo una zavorra. Anzi, siamo più che convinti di poter fare ancora tanto”.

 

 

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