Alla fine del 2013, in Campania è stato speso il 33,5% dei fondi Fesr disponibili per un importo pari ad oltre 1 miliardo e 532 milioni e il 51% dei fondi Fse attivabili, oltre 442 milioni di euro sugli 868 del contributo totale. “Il monitoraggio effettuato dalla Ragioneria Generale dello Stato/Mef (attuazione finanziaria, programmazione 2007/2013, Obiettivo Convergenza) – evidenzia il Centro Studi Ance Salerno – mette un punto fermo sullo stato reale delle dinamiche della spesa dei fondi Ue rispetto ai programmi operativi regionali e conferma sia l’accelerazione impressa negli ultimi quattro mesi del 2013, sia il notevole importo del contributo totale non erogato”. Per quanto riguarda i progetti infrastrutturali, secondo i dati di www.opencoesione.gov.it (Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica/Mise, 31 dicembre 2013), elaborati dallo stesso Centro Studi, si registra un’accelerazione con una spesa di circa 273 milioni di euro nel periodo agosto/dicembre 2013. “Permane, però – aggiungono gli analisti di Ance Salerno – un rapporto percentuale tra spesa erogata ed investimenti attivabili molto basso, pari al 13%”. In termini complessivi su 3.483 progetti monitorati (infrastrutture) in Campania, a fronte di finanziamenti complessivi attivabili pari a 9 miliardi e 800 milioni, la spesa al 31 dicembre 2013 è stata di circa 1 miliardo e 288 milioni (13%), con un’accelerazione erogativa di 272.633 milioni di euro, essendo passati da 1.015.677.021 euro al 31 agosto 2013 a 1.288.310.856 euro di dicembre 2013. A livello dei territori provinciali Napoli risulta quello con la percentuale più alta (14,9%) della spesa rispetto ai fondi disponibili; seguono Salerno (12,8%), Avellino (7,5%), Caserta (6,7%) e Benevento (6,4%). In termini di spesa effettiva erogata – rileva il Centro Studi Ance Salerno – in provincia di Napoli è stato attivato circa 1 miliardo di euro. Seguono le altre province: Salerno (161, 5 milioni di euro); Caserta (88,5 milioni di euro); Benevento (73,6 milioni di euro); Avellino (49,7 milioni di euro). “Evidente – sottolinea il Centro Studio Ance Salerno – lo squilibrio tra l’area napoletana ed il resto dei territori regionali”. Sotto il profilo dell’accelerazione della spesa tra agosto e dicembre 2013 è sempre la provincia di Napoli – in maniera consequenziale – a ricevere il flusso finanziario più consistente con circa 181 milioni di euro. A seguire le province di Salerno (circa 30 milioni di euro), Benevento (oltre 33 milioni di euro), Avellino (oltre 26 milioni di euro) e Caserta (12, 2 milioni di euro). Entrando nel dettaglio della provincia di Salerno al 31 dicembre 2013, circa 56 milioni di euro sono stati spesi in progetti per trasporti ed infrastrutture; 28,5 milioni di euro in interventi di rinnovamento urbano e rurale; 48,8 milioni di euro per la prevenzione dei rischi; 6,2 milioni di euro per l’efficientamento energetico. La percentuale complessiva di spesa (12,8%) è lievemente al di sotto della media regionale (13%) trainata dalla provincia di Napoli (14,9%), ma nettamente al di sopra delle altre province campane. Il residuo dei finanziamenti attivabili – sempre nell’ambito specifico delle infrastrutture – in provincia di Salerno ammonta (al 31 dicembre 2013) a 1.103.061.037 di euro. “Un bacino di investimenti – rimarca il Centro Studi Ance Salerno – di grandissima rilevanza per la filiera delle costruzioni, che molto probabilmente non sarà completamente immesso nel circuito economico e produttivo di una provincia che ha già pagato un conto molto salato alla crisi recessiva”.

 

 

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