Nella Campania delle devastazioni ambientali, mentre popolazioni spinte alla disperazione organizzano proteste di massa, in territori prima immobili e silenti, sempre più spesso e sempre più numerose, la Regione Campania tace e tenta di spostare l`attenzione su Roma.
“Esistono strumenti – si legge in una nota dei sindacati dell’Astir – non utilizzati, esistono migliaia di persone da poter impiegare, che si preferisce tenere ferme e inattive.
I 457 dipendenti di Astir S.p.a. da 2 anni subiscono l`incapacità della Regione di individuare un percorso che rimetta al lavoro le persone, che costruisca strumenti e soluzioni per produrre atti utili alle popolazioni della Campania.
Campania Ambiente e Servizi, la nuova holding ambientale della Regione, a due anni dalla sua costituzione non parte, lasciando inutilizzati 42 milioni di euro per le bonifiche ambientali.
Centinaia di lavoratori vengono lasciati per mesi e mesi senza stipendi, posti in CIG e poi licenziati, per ben due volte nel 2013. Un`azienda in house della Regione viene lasciata fallire e la stessa copertura della CIG in deroga messa in forse dagli spasmi dei Curatori del Fallimento, da fughe di responsabilità della Regione e richieste di rinuncia a diritti acquisiti dei lavoratori.
Restano solo 2 mesi per concretizzare gli impegni più volte assunti, per reimpiegare il personale e attivare Campania Ambiente e Servizi. Non si consentirà che questi due mesi vengano sprecati per le manovre del Palazzo, non si può consentire che il territorio muoia mentre la Regione latita”.










