NAPOLI – Quarant’anni di Mcl in Italia. Le origini del movimento cristiano lavoratori, il tragitto compiuto fino ad oggi, la fisionomia ideale e operativa assunta in questi decenni di vorticosi mutamenti. È questo il percorso offerto da “Nel mondo, perché cristiani”, il volume che l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha preparato per celebrare i quarant’anni di attività del Movimento cristiani lavoratori (Mcl) curato Evandro Botto, direttore del Centro di ateneo per la dottrina sociale della Chiesa.

Di «impegno credibile» ha parlato il vescovo ausiliare della diocesi partenopea, monsignor Antonio Di Donna facendo riferimento alla «necessaria coerenza tra valori professati». In occasione della presentazione del volume – organizzata dalla società editoriale Traguardi Sociali srl in collaborazione con la Presidenza Regionale Mcl Campania e la Presidenza Provinciale di Napoli – si è tenuta una tavola rotonda.

 

L’Mcl, e’ emerso dal dibattito, appresenta il baluardo dei valori non negoziabili, chiediamo alle istituzioni un impegno concreto per mettere fine alle tante, troppe difficoltà che si vivono a Napoli. Bisogna continuare a fare sacrifici, ma sempre condividendo quei valori e quei principi che in questi anni hanno reso grande il movimento. Impegno anche nella vicinanza al popolo migrante presente in tutta la Campania. Proprio su questo fronte l’Mcl ha fondato l’associazione Als (associazione lavoratori stranieri) per tutelare e assistere i tanti migranti che giungono in Italia per lavorare.

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