“E’ un lapsus, un retropensiero che c’é in Fiat e che non va bene, che va contro la Costituzione del nostro Paese”. Così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, intervistato dal Giornale Radio Rai, commenta l’incidente dei due comunicati diffusi ieri da Fiat (nel primo i lavoratori della Fiom erano definiti “oppositori” in un passaggio poi scomparso nella seconda versione).
“E’ come confermare che si è fatta una discriminazione, come ha riconosciuto la sentenza della Corte d’Appello di Roma che ha detto a Fiat che questa discriminazione deve essere sanata e che il diritto al lavoro deve valere per tutti, indipendentemente dal sindacato scelto e dalle opinioni espresse; nessuno – conclude Landini – può essere discriminato per il pensiero che ha”.