Alcune decine di esponenti del Comitato di lotta ‘Cassaintegrati e licenziati dello stabilimento Fiat di Pomigliano’, insieme con lavoratori in cig del polo logistico Fca di Nola, hanno effettuato un blocco all’ingresso dell’Interporto di Nola, creando disagi al traffico veicolare. I manifestanti, che chiedono il rientro nello stabilimento di Pomigliano dei circa 300 operai del reparto di Nola (200 dei quali in cig da quasi sette anni), si sono poi diretti in corteo all’ingresso del polo logistico del Lingotto, che si trova all’interno dell’area interportuale. I lavoratori hanno protestato anche contro il licenziamento di cinque lavoratori del reparto logistico, avvenuto lo scorso giugno in seguito ad un’altra manifestazione ritenuta offensiva dall’azienda. “Lotteremo per i nostri diritti – hanno sottolineato i licenziati – da giugno attendiamo la prima udienza della nostra causa, fissata a fine maggio, in barba alle leggi che dispongono la prima discussione entro 40 giorni dall’avvenuto licenziamento. E lottiamo perché i lavoratori di Nola tornino a Pomigliano, in quanto questo polo, che ha prodotto solo discriminazioni, licenziamenti e suicidi, non ha un futuro certo”. Alla manifestazione era presente anche Maria Molinari, moglie di un cassaintegrato del polo, che venerdì scorso ha portato in scena, insieme ad un’altra donna, ad un lavoratore in cig, ed alla figlia di uno di loro, la vita quotidiana di chi “vive la nostra condizione”. “Noi rivendichiamo solo il diritto dei nostri mariti a riottenere la dignità del lavoro”, ha detto.

 

 

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